Venerdì 2 marzo alle 21 al Teatro Ristori di Cividale del Friuli – nel programma della stagione teatrale organizzata dal Comune in collaborazione con l’ERT – andrà in scena lo spettacolo “IO DICO CHE DOMANI ITALIA VINCE’”, recital ispirato al libro di Mario Sconcerti “IL RACCONTO DELL’ITALIA – Splendido e crudele il viaggio degli azzurri per diventare campioni del mondo” (Compagnia Editoriale, 1982) e accompagnato da radiocronache e telecronache d’epoca e dalla lettura combinata di testi poetici di Verlaine, Neruda, Bayron e Alceo.
Lo spettacolo, ideato e diretto da Giuseppe Passoni con la partecipazione di Raffaella Adani, Paolo Rota, Dario Roiatti e con il “prestito” della voce registrata di Bruno Pizzul nei panni del “decano” Gianni Brera, debuttò a Mittelfest nel 2013 con successo di pubblico e critica. Per questa occasione sarà seguito in teatro da un talk show con Mario Sconcerti, autore e giornalista del Corriere della sera, attualmente commentatore delle trasmissioni televisive RAI “Novantesimo Minuto” e “Domenica sportiva” che ricorderà le vicende di Spagna 1982 assieme all’indimenticata “voce” della nazionale italiana Bruno Pizzul e con uno dei protagonisti delle “Notti Magiche” di Italia ’90, l’ex giocatore friulano di Udinese, Verona, Juventus, Inter e Reggiana, Luigi “Gigi” De Agostini.
Nel “terribile” anno 2018 che vedrà l’Italia assente dalla competizione mondiale dopo l’unico precedente del 1958, lo spettacolo permetterà di rivivere una delle pagine sportive e di costume più belle dell’Italia del dopoguerra quando un gruppo che non riusciva a vincere una partita da più di un anno, criticato e sbeffeggiato dal mondo intero seppe trasformarsi d’incanto in una squadra imbattibile e capace di sbaragliare tutti sino alla vittoria finale di un Mondiale che sembra inesorabilmente destinato ad altri. Un “viaggio” dove a chi ebbe la fortuna di vivere quegli eventi parve di vivere una favola, nella quale un giocatore – Paolo Rossi – fermo da due anni per squalifica, acciaccato, fuori condizione e che tutta l’Italia voleva togliere dal campo seppe trasformarsi d’incanto nell’attaccante più spietato del Mondo, iniziando a segnare senza fermarsi più, trascinando i suoi compagni sino alla vittoria finale. E un allenatore – il friulano Enzo Bearzot – fu capace di andare contro tutto e tutti, forse anche contro l’evidenza, per difendere il suo gruppo e vide alla fine premiata la sua convinzione e ripagata la sua fiducia. La finalità di questo spettacolo, pensato a più di 30 anni di distanza dagli eventi narrati, è proprio quella di trasmettere allo sfiduciato spettatore del nostro tempo la carica e l’energia delle emozioni di quei giorni: per chi c’era risvegliare qualcosa che si è forse perso negli anni e per chi non c’era lo slancio per inseguire i propri sogni.
«E’ uno spettacolo che va diritto al cuore. La bravura degli interpreti prende per mano lo spettatore e lo accompagna, in un turbinio di emozioni scaturite anche da storici spezzoni radiofonici, dal deludente esordio in Galizia all’esaltante trionfo al Bernabeu con Zoff che bacia su una guancia Bearzot. Il che è tutto dire…» LIVIO FORMA, già radiocronista RAI “Tutto il calcio minuto per minuto”