Philip Seymour Hoffman, par example è uno spettacolo a cui l’attore Premio Oscar americano presta il suo nome, ma che non racconta la sua vita, né la sua morte. Non è una pièce di teatro biografico, quindi, quanto piuttosto una pièce sul problema dell’identità.
Al momento della sua morte, l’attore americano Philip Seymour Hoffman godeva di un’indiscussa fama mondiale. Una fama che la macchina di Hollywood, il secondo mercato estero statunitense dopo le armi, stava sfruttando al massimo.
Tutti abbiamo bisogno di semi-dei, anche solo per un momento particolare nella nostra vita. Abbiamo bisogno di un’immagine, una figura, un mito, su cui proiettare quello che siamo, quello che fingiamo di essere, quello che vorremmo essere. Ognuno di noi sceglie continuamente il suo doppio immaginario, il suo avatar, in funzione della propria educazione, cultura, classe sociale.
Con Philip Seymour Hoffmann, par exemple, Rafael Spregelburd e Transquinquennal scelgono la parabola umana e professionale dell’attore americano, un vero anti-divo diventato divo suo malgrado, per esplorare i meandri della celebrità e dell’idolatria, dell’invenzione del sé, della non coincidenza fra la persona e la sua immagine, l’illusione della personalità e l’inganno dell’identità.