Nonostante la pioggia incessante ,un pubblico in maggioranza giovanile era presente,nella serata appena conclusa al Teatro Miela, per assistere a un divertente riadattamento della vita di Sandro Pertini,uno dei protagonisti della storia italiana del ‘900.
Il protagonista,Aldo Rapè,si è esibito in un monologo a tratti esilarante,narrando la giovinezza del Partigiano -Presidente.Con l’accompagnamento musicale di canzoni dell’epoca ,Rapè,con un curioso accento siculo,si addentrato negli stati da animo di “Pert” Dalla partenza dal suo paese di origine(Stella in Liguria),all’avvento del Fascismo,alla fuga in Francia,al confino in varie località d’ Italia,all’incontro con Antonio Gramsci nel carcere di Turi,fino alla sua lotta in montagna affianco ai partigiani ,dove ha conosciuto la sua compagna Carla.
Man mano che la storia andava avanti, è stato posto l’accento all’assoluta devozione di Sandro Pertini al Socialismo e alla Libertà.L’attore , durante tutta la messa in scena, ha spesso in bocca, l’immancabile pipa, segno che contraddistingueva “Pert”.La rappresentazione è terminata al momento della Liberazione del 25 Aprile. Durante gli attimi di legittima euforia per la sconfitta del Nazifascismo, ci si domandava a che tipo di libertà si andava incontro.Una previsione,a mio avviso, non priva di lungimiranza.
Un folto e appassionato applauso hanno accompagnato l’uscita di scena di un bravo Aldo Rapè.
Andrea Forliano