All’ interno del Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale un’intensa messa in scena proposta dall’Osservatorio del NTFI, che selezionando il Laboratorio Permanente del Teatro Elicantropo, ci ha regalato una splendida trascrizione di Terrore e miseria del Terzo Reich di Bertolt Brecht, per la regia di Carlo Cerciello.
Le musiche di Paolo Coletta assieme alla brezza marina hanno accompagnato un ritmo serrato, senza mai concedere un calo all’attenzione. Lo spettacolo, sostenuto dalla scenografia tanto minimale quanto funzionale di Roberto Crea, ha restituito al pubblico scorci di vita, autenticato paure, indagato inadeguatezze e ansie di chi ha vissuto gli esordi dell’ascesa hitleriana. Al pubblico arriva nettamente lo stato d’animo paradossale di chi, inconsapevolmente forse, iniziava a non vivere la propria vita, la propria identità, perché soggiogato da una distorta morale. Le 24 scene scritte tra il 1935 e il 1938 ci appaiono oggi come un’utopia negativa, il riflesso di un mondo distorto in cui è realistico persino la presenza di un’entusiasta presentatore da talkshow che esalta la “perfezione” del nazionalsocialismo, sotto i volti cerei ed inespressivi degli operai ci è facile immaginare il dolore e lo sdegno dei personaggi più deboli, o forse più forti. Così come ci appare risoluta la moglie ebrea nel commovente monologo, che si fatica a credere interpretato da una allieva e non già da una professionista. D’altronde tutto il cast, dentro e fuori le quinte ha convalidato la sensazione che Napoli sia da sempre la più ricca patria del teatro.
Adriana Pingue
Terrore e miseria del Terzo Reich di Bertolt Brecht
traduzione Emilio Castellani e Federico Federici
il prologo Germania è tratto da Poesie di Svendborg di Bertolt Brecht
messinscena laboratoriale di fine corso con gli allievi II e III anno
Laboratorio Teatrale Permanente Teatro Elicantropo
scene Roberto Crea
musiche originali Paolo Coletta
regia Carlo Cerciello
produzione Teatro Elicantropo, Anonima Romanzi
Ph Guglielmo Verrienti per Cubo Creativity Design