Concerto a ingresso libero e rigorosamente in acustico, perché l’intimità del momento sia ancora più suggestiva.
TriesteLovesJazz si prepara all’appuntamento finale, il concerto all’alba sul Molo Audace, atteso per le 4 e 50 del mattino di domenica 12 agosto. Dopo le diverse migliaia di persone assiepate tra il Molo e la piazza e le oltre 30 mila persone che lo hanno seguito in streaming da tutto il mondo lo scorso anno (grazie alla bellissima diretta de Il Piccolo), l’esperienza si ripete per chi – sfidando la levataccia – vorrà prendere posto per uno dei momenti più magici dell’estate triestina.
Protagonista è il pianista Dario Carnovale, artista palermitano dalla passione incontenibile e acceso e vulcanico virtuoso della tastiera. Diplomato in Sicilia in pianoforte e percussioni, ancora giovanissimo ha vinto, durante i corsi estivi di Siena Jazz, una borsa di studio per rappresentare l’Italia e L’associazione Siena Jazz al 17° meeting internazionale della I.A.S.J. (International Association of School of jazz). Nel 2010 vince il premio come miglior solista, dell’European jazz contest. Nel 2010 vince il primo premio, con il suo progetto in trio, del Barga jazz contest ed è nominato dalla critica e dal pubblico tra i migliori pianisti del jazz italiano. Nel 2011 inizia la sua collaborazione con uno dei contrabbassisti più importanti del jazz internazionale, Paolino Dalla Porta, prima con il Dario Carnovale Quartet successivamente con il trio a nome di Dalla Porta.
Ha collaborato con Fabrizio Bosso, Francesco Bearzatti, Paul Jeffrey, Paolino Dalla Porta, Flavio Boltro, Yuri Goloubev, Marco Tamburini, Dado Moroni, Pietro Ciancaglini, Paolo Recchia, Orazio Maugeri, Stefano D’Anna, Alfonso Deidda, Luca Colussi, Simone Serafini e molti altri ed ha all’attivo molte registrazioni e concerti nei più importanti festival e teatri internazionali.
Il concerto è a ingresso libero e – spiega l’organizzazione – “si consiglia al pubblico di arrivare con il giusto anticipo per poter prendere posto sul Molo in modo da poter ascoltare il concerto accomodati relativamente vicini allo strumento. Per non turbare, infatti, la magia naturale del momento, il concerto si terrà in acustico (senza amplificazione)”.
Andrea Forliano