Arrivata alla ventisettesima edizione, l’École des Maîtres rappresenta un’importante occasione di studio e perfezionamento per giovani attori. Ideata e creata da Franco Quadri nel 1990 come un corso itinerante riservato a sedici attori diplomati nelle accademie e nelle scuole di teatro (già operanti come professionisti) appartenenti ai paesi partner del progetto, Italia, Belgio, Francia e Portogallo, ha come obiettivo quello di stimolare l’incontro tra diversi modi di fare teatro, il confronto e lo scambio di competenze e pratiche di messinscena partendo da linguaggi artistici diversi.
Grandi nomi del teatro sia italiano che europeo si sono avvicendati nella direzione del corso, così come molti sono gli attori “in erba” che grazie all’ècole sono diventati “Grandi”.
È il caso di Tiago Rodrigues che, dapprima allievo, ora ha preso il testimone della direzione della École. Il maestro, direttore del Teatro Nacional D. Maria II di Lisbona, concepisce il teatro stesso come una opportunità di lanciare ponti tra città e paesi come ospite e promotore di una idea di teatro vivo. Rodrigues considera il teatro come un’assemblea umana, luogo di incontro ove scambiarsi liberamente idee e pensieri liberamente e condividere un po’ di tempo.
Seguendo questa idea ha concepito il corso della École , iniziato il 21 agosto che terminerà il 1° ottobre con i sedici attori scelti tra i candidati provenienti dai paesi partner del progetto, messi al centro del processo creativo di uno spettacolo. Mostrato di volta in volta nelle tappe in cui si svolgeranno le lezioni, toccando i paesi partner da cui provengono gli allievi. Sarà proprio il pubblico ad indicare agli attori la strada da percorrere, modificando il loro lavoro in base al pathos che riceveranno dagli spettatori. Il teatro in questo senso è materia plastica in grado di modificarsi e di non essere mai uguale a sé stessa.
Il concetto di creare ponti tra culture teatrali diverse è messo in pratica da Rodrigues che fa parlare gli studenti del corso della École nella loro lingua madre sia essa anche un dialetto. Il crogiulo di lingue è visto come una ricchezza, un patrimonio da valorizzare. Lingue diverse che possono portare ad una confusione di lingue di linguaggi, ad un “pericolo felice” della traduzione dove, per farsi capire è necessario trovare delle strategie anche, a volte non convenzionali. Diversità culturali e intellettuali che Rodriguez apprezza e stimola.
L’Ècole des Maîtres è un progetto di Css teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, CREPA centre de recherche et expèrimentation en pédagogie artistique, Belgio; TAGV teatro académico de Gil Vincente, Portugal; La Comèdie de Reims, Centre dramatique National; Comédie de Caen, France.
Con il sostegno di: Mibac direzione spettacolo Italia; regione FVG e con la partecipazione, tra gli altri di: ERPAC ente regionale patrimonio culturale FVG, accademia Nazionale d’arte drammatica “Silvio d’Amico” , Short theatre teatro di Roma; Theatre de Liège; Universidade de Coimbra