Il Teatro Miela, dopo il sold out di settembre, ripropone giovedì 29 novembre alle ore 18.00 e ore 20.00 una doppia la proiezione del documentario Dilemma dell’Identità.
Un film di Sabrina Morena, prodotto da Marta Zaccaron e Ida Weiss, con Ariella Reggio, Lučka Počkaj, Elena Husu, Giustina Testa, Marzia Postogna.
Cinque attrici e la loro regista preparano uno spettacolo teatrale in cui mettono in scena i destini emblematici di cinque donne che hanno vissuto a cavallo della prima guerra mondiale, andando in cerca delle loro tracce sul territorio e ricostruendo sul palcoscenico le emozioni e i sentimenti espressi nei loro diari, lettere e saggi.
Cinque destini sui quali ha soffiato il vento della Storia scompaginando i progetti di vita e costringendo a scelte obbligate. Cinque donne diverse che si specchiano le une nelle altre ricreando pensieri ed emozioni di un periodo in cui si rompevano gli equilibri e cambiavano i confini in Europa.
Un gioco di scatole cinesi in cui i diversi piani del presente e del passato si intrecciano, che vuole essere una riflessione sulla pace e sulla guerra, sulla ricerca dell’equilibrio, sulla fragilità e la grandezza dell’ Europa.
Con la partecipazione e la consulenza scientifica di Marta Verginella e Tullia Catalan e con Xenia Majovski, Milena Markič, Sabrina Morena, Emily Menguzzato, Mia Mathee. Una produzione Quasar Multimedia in co-produzione con Bela Film e RTV Slovenia Realizzato in collaborazione con Fondo per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia, Friuli Venezia Giulia Film Commission, MIBACT e con il supporto di Fondazione Museo Storico
Pavla Hočevar è nata a Vienna e ha studiato a Lubiana per il diploma di maestra, uno dei mestieri intellettuali consentito alle donne. Nel 1910 viene a insegnare a Trieste nelle scuole popolari della Società Cirillo e Metodio per rafforzare la coscienza nazionale slovena. A Trieste vive anche Marica Nadlišek Bartol, scrittrice e la prima redattrice della rivista Slovenka, la prima rivista femminile slovena. Anche Marica è una maestra e insegna nella scuola di S. Giovanni , quartiere di Trieste a maggioranza sloveno. Fa scandalo perché va in bicicletta e si veste alla moda. Con il matrimonio e la maternità Marica è costretta però ad abbandonare completamente la professione di redattrice e di insegnante.
Elody Oblath è un intellettuale e scrittrice di origine ebrea ungherese, si sente italiana ma è intrisa di cultura tedesca. Come gli amici Scipio Slataper e Giani Stuparich è irredentista e aspira al ricongiungimento di Trieste all’Italia. Nel mondo socialista agisce Giuseppina Martinuzzi, istriana di Albona, che per 30 anni ha insegnato a Trieste nelle scuole popolari dei quartieri poveri della città. Ormai in pensione, è un’importante dirigente socialista, eletta in consiglio comunale, femminista e fervente sostenitrice del dialogo italo-slavo .
Alice Schalek è una giornalista e fotografa viennese di ascendenza ebraica. Allo scoppio della guerra è stata la prima donna ad essere accreditata come reporter di guerra e racconta con numerose fotografie il fronte dell’ Isonzo.
Pavla, Marica, Elody , Giuseppina, Alice vivono i momenti che precedono il conflitto e la guerra ciascuna in modo diverso.
del Trentino e Bonawentura
(Ingresso € 5,00)
Andrea Forliano