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“IL MAESTRO E MARGHERITA” DI BULGAKOV IN SCENA AL TEATRO NUOVO-UDINE L’11/12 CON MICHELE RIONDINO

“IL MAESTRO E MARGHERITA” DI BULGAKOV IN SCENA AL TEATRO NUOVO-UDINE L’11/12 CON MICHELE RIONDINO

Un diabolico Michele Riondino, un appassionato Francesco Bonomo e una dolcissima Federica Rosellini sono gli intensi (e applauditissimi) protagonisti del Maestro e Margherita, una delle più perturbanti e straordinarie storie d’amore della letteratura che il regista Andrea Baracco porterà in scena al Teatro Nuovo Giovanni da Udine martedì 11 dicembre nell’adattamento di Letizia Russo.

Pubblicato oltre vent’anni dopo la morte dell’autore e oggetto di numerose censure – la prima edizione della versione integrale è del 1967 per i tipi di Einaudi – Il Maestro e Margherita è, per dirla con le parole del regista Andrea Baracco, «un romanzo pieno di colori potenti e assoluti, tutti febbrilmente accesi, quasi allucinanti. A volte si ride, a volte si piange, spesso si ride e piange nello stesso momento… insomma, in questo romanzo, si vive, sempre».

Le tre linee narrative su cui si muove il testo di Bulgakov – l’irruzione a Mosca del Diavolo e dei suoi aiutanti e la tormentata storia d’amore tra il Maestro e Margherita, entrambe ambientate negli anni Trenta,  nonché la vicenda umana del governatore di Palestina, Ponzio Pilato, che dovrà decidere delle sorti di un innocente – vengono restituite in scena attraverso un meccanismo di moltiplicazione dei registri e dei ruoli, facendo dell’evocazione e dell’immaginazione le chiavi per immergersi in un racconto complesso come la vita.

Grazie ad un sapiente lavoro di riduzione e adattamento del testo, che ha permesso di condensare le oltre 300 pagine del romanzo in poco più di tre ore di spettacolo sfrondando oltre un centinaio di personaggi, il Maestro e Margherita di Baracco ondeggia tra il registro comico e quello tragico, in uncaleidoscopio d’emozioni che ruota intorno ad esistenziali interrogativi sulla natura dell’uomo e dell’amore: un volo quasi onirico dove si fondono impossibile e grottesco, miseria e sublime, come fosse l’intera vita e i sentimenti che la costellano a prendere forma sul palcoscenico.

«Quello che rende l’uomo veramente diverso da qualsiasi altro animale è la sua capacità di immaginare e credere in cose che non esistono – spiega Letizia Russo, autrice dell’adattamento -. Divinità, valori, ideologie, saldano i rapporti tra gli uomini e danno forma alle società, permettendo a migliaia, milioni di persone, di muoversi nella stessa direzione. Condividere questi pilastri immateriali è un atto di fede involontario che garantisce la sopravvivenza delle comunità umane. E assegna un ruolo a ogni individuo, che nelle circostanze specifiche del sistema immaginato dalla sua comunità può ritrovarsi vittima o carnefice, dalla parte della ragione o da quella del torto. Ma cosa succede se qualcosa, o qualcuno, arriva ad inoculare i semi del caos nelle maglie di una struttura umana formata e solida? Succede che la natura del singolo e, a cascata, la struttura sociale, rivelano le loro parti più nascoste, le loro possibilità inaspettate, le loro contraddizioni impresentabili. Il Maestro e Margherita, tra i tanti temi che affronta, ci parla anche di questo, di come l’immaginazione umana sia un’arma potente e fragile, in grado di erigere strutture grandiose ma incapace di contenere davvero il Mistero».

Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria con il contributo speciale della Brunello Cucinelli Spa, ha debuttato lo scorso settembre a Solomeo (Pg) e sta ora toccando le principali città italiane in una fortunata tournée. Accanto ai protagonisti Michele Riondino, Francesco Bonomo e Federica Rosellini, che la critica non ha mancato di definire strepitosi, una compagnia di attori di grande talento come Giordano Agrusta, Carolina Balucani, Caterina Fiocchetti, Michele Nani, Alessandro Pezzali, Francesco Bolo Rossini, Diego Sepe, Oskar Winiarski.

Le scene e i costumi sono di Marta Crisolini Malatesta, le luci di Simone De Angelis, le musiche originali di Giacomo Vezzani.

 

Biglietteria del Teatro aperta 16.00 alle 19.00 (chiuso la domenica, il lunedì e i giorni festivi). Per info: tel. 0432 248418 e [email protected]. L’acquisto dei biglietti è possibile, anche online su www.teatroudine.it e www.vivaticket.it e nei punti vivaticket. Previste speciali riduzioni per i possessori della G-Teatrocard. 

E.L.

About Enrico Liotti

Giornalista Pubblicista dal 1978, pensionato di banca, impegnato nel sociale e nel giornalismo, collabora con riviste Piemontesi e Liguri da decenni.

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