Si apre con un pomeriggio denso di eventi e ospiti di prestigio il 2019 del Centro studi Pasolini di Casarsa. Venerdì 18 gennaio, alle 17.30, nella sala consiliare di palazzo Burovich, non solo presenterà l’annunciata e attesa nuova edizione di “Poesie a Casarsa”, primo libro di Pier Paolo Pasolini, avendo in sala anche il poeta scrittore e cugino di Pasolini, Nico Naldini, ma ha inserito nell’importante contesto il Premio Tesi di laurea Pier Paolo Pasolini, 34. edizione, fondato da Laura Betti nel 1980, bandito annualmente dalla Cineteca di Bologna-Archivio Pasolini.
C’è molta attesa – anche per l’eco che la notizia ha suscitato a livello nazionale – per “Poesie a Casarsa” edizione in facsimile e nuova edizione tipografica in cofanetto del primo libro pubblicato da Pasolini nel 1942, fra i più rari e leggendari del ‘900 italiano, accompagnato dal volume ”Il primo libro di Pasolini” a cura di Franco Zabagli. La presentazione della doppia uscita editoriale riporta all’attenzione del pubblico e degli studiosi queste pagine giovanili del grande scrittore, poeta, critico e regista e un ricco e illuminante saggio, arricchito da riproduzioni di autografi e antologia critica, che recupera scritti dedicati dallo stesso autore al suo apprendistato poetico, epistolari, documenti d’archivio, recensioni, articoli, studi critici, biografie, tra le quali quella a firma di Naldini.
Parteciperanno alla presentazione Piero Colussi, presidente del Centro Studi Pasolini di Casarsa, Beppe Cantele per la Ronzani editore, il già citato Nico Naldini, Francesco Zambon, ordinario di Filologia romanza all’Università di Trento (fra le innumerevoli sue pubblicazioni ha curato con Nico Naldini per Guanda “Poesie scelte” di Pier Paolo Pasolini) e Franco Zabagli, che oltre ad essere l’autore de “Il primo libro di Pasolini” ha curato il fondo degli scritti di Pasolini nel GabinettoVieusseux di Firenze.
La lettura di alcune “Poesie a Casarsa” sarà affidata all’attore Fabiano Fantini.
Porteranno inoltre il saluto la sindaca di Casarsa Lavinia Clarotto, il presidente della Fondazione Friuli Giuseppe Morandini e il presidente della Prima commissione regionale Alessandro Basso.
La giuria del Premio, composta dai Marco A. Bazzocchi (presidente), Niva Lorenzini, Luciano De Giusti, Massimo Fusillo, Hervé Joubert Laurencin, ha deciso di assegnare il riconoscimento 2018 a Emanuele Bucci, Università “La Sapienza” di Roma, per la tesi magistrale “Frammenti di un’opposizione, allegoria e narrazione in “Petrolio” e per la tesi di dottorato di ricerca a Daria Bardellotto, dell’Università di Poitiers, “Le lieu où vivre: Subtopie, utopie, dystopie dans la littérature et le cinémade Pier Paolo Pasolini”.
La commissione ha inoltre menzionato per la loro originalità e per il rigore analitico,le tesi di Riccardo Vanin, dedicata al rapporto fra l’opera di Pasolini e lo strutturalismo e la tesi di Claudia Calabrese dedicata a Pasolini e la musica.
Alla cerimonia, che il Centro Studi di Casarsa ospita quest’anno secondo la consueta alternanza con Bologna, sarà presente anche Roberto Chiesi, responsabile del Centro studi Archivio Pier Paolo Pasolini della Cineteca di Bologna, noto critico cinematografico e saggista.