– Terminerà sabato 24 marzo la stagione di prosa di Grado, promossa nell’Isola del Sole dal Comune e dall’ERT. Quest’anno la rassegna gradese, causa i lavori di adeguamento dello storico Auditorium Biagio Marin, si è svolta al Palacongressi, sala che ospiterà anche l’ultimo appuntamento: “Riondino accompagna Vergassola ad incontrare Flaubert”. Alle 20.45 i due comici saliranno sul palco per una divertente ed esilarante lezione di cultura letteraria. Tema della serata sarà il capolavoro di Flaubert, “Madame Bovary”. Qual è l’escamotage per parlarne? I due si immaginano che davanti all’analfabetismo di ritorno, che a detta di molti affligge l’Italia, il ministero della Cultura lanci una campagna nei teatri, affidata ad attivisti organizzati nelle minacciose Brigate Culturali, con l’obiettivo di alzare il livello medio degli attori di cabaret. E allora a Grado uno dei comici più ignoranti in letterature classiche, Dario Vergassola, verrà pubblicamente torturato sul palco sotto forma di interrogatorio-lezione su questo classico fondamentale dell’Ottocento. Vergassola, nel gioco teatrale, si è particolarmente distinto, tra molti, per il livello da bar della propria estetica. Trascinato dal pubblico sul palcoscenico, verrà sottoposto da Riondino a un interrogatorio su cosa egli sappia di Flaubert e dell’Ottocento. Constatato che poco o nulla ne sa, Vergassola è sottoposto alla pena di ascoltare la storia di Emma Bovary, che Riondino legge e illustra, costretto a commentare i passaggi della storia. Lo farà a suo modo, individuando nella Bovary di Flaubert quei passaggi e quei momenti che ancora ci parlano, tratteggiando la psicologia di una giovane donna di provincia a fronte delle occasioni che la vita le offre. A fronte della corrosiva vena satirica di Vergassola, il romanzo (e questa è la scommessa, riuscita peraltro) si rivela ancora vivo, provocatorio, sconcertante. La messinscena espone le virtù primarie dei comici: l’argomento e la parola, il tema e il ritmo. C’è qualcuno che legge e racconta un tema “alto”, e qualcun altro che lo banalizza e lo riduce a comunissimi denominatori. Chi legge e racconta avrà luci colorate e musiche, che ricorderanno l’enfasi della parola resa sacra dal tempo. Chi commenta sarà irrimediabilmente privo di colori, attaccato alla sua seggiola da bar. Per informazioni e prenotazioni contattare la Biblioteca Falco Marin di Grado allo 0431/82630 oppure l’ERT allo 0432/224211.
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