Concerto per doppio pianoforte mercoledì 30 gennaio, alle 20.30 nella Sala Tartini del Conservatorio di Trieste (via Ghega 12): l’occasione per applaudire due pianiste di rilievo nel panorama musicale internazionale, Velislava Karagenova e Katya Vasileva, impegnate in un omaggio a grandi compositori bulgari del XX secolo. In programma, infatti, pagine musicali di Isaac Albéniz (Jerez), Marin Goleminov (Five Impressions per pianoforte),Svetoslav Karagenov (Miniatures), Nikolay Stoykov (Sonatina per pianoforte), Samuel Barber (Ballet Suite “Souvenirs” op. 28 per pianoforte a 4 mani). Il cartellone dei Concerti Inverno – Primavera 2019, curato dal responsabile produzione Andrea Amendola con il Direttore del Conservatorio Tartini Roberto Turrin, è fruibile per il pubblico con ingresso libero, previa prenotazione. Info +39 040 6724911 Info: www.conts.it Velislava Karagenova svolge un’intensa attività concertistica e ha partecipato a numerosi Festival in Bulgaria e negli Stati Uniti. Collabora intensamente con la pianista Katya Vassileva, Assistant Chief all’Accademia di Musica, Danza e Belle Arti di Plovdiv. Il Duo pianistico, formatosi nel 1999, ha al suo attivo un ampio repertorio con molte prime esecuzioni.
Ma addentriamoci nel programma, per conoscere meglio i Maestri bulgari che firmano i brani della serata: Marin Goleminov compose le Impressions, brani caratterizzati da un’evidente influenza dell’impressionismo francese, dedicandole a un pianista belga, suo collega ed amico. La Sonatina di Nikolay Stoykov è una delle sue prime opere: l’autore appartiene alla generazione contemporanea di compositori bulgari e ha ottenuto un generale riconoscimento della qualità della sua produzione artistica. Stoykov è professore all’Accademia di musica, danza e belle arti di Plovdiv. Svetoslav Karagenov è professore associato di Armonia e Analisi musicale all’Accademia di Plovdiv. La sua carriera di compositore iniziò negli anni ’90, ha sviluppato un linguaggio musicale personale, basato su tecniche moderne. Il ciclo Miniatures è ideato per avvicinare i giovani pianisti ai più recenti orientamenti del linguaggio musicale. La creazione della Suite Iberia impegnò Isaac Albeniznegli anni 1905-1909. Albeniz definì le parti che compongono il capolavoro per pianoforte “dodici nuove impressioni”. Si tratta di brani di straordinaria ricchezza armonica e ritmica e difficoltà tecnica. La versione a 4 mani di Jerez (seconda parte del quarto Libro della suite), dovuta a S. Karagenov, conferisce ariosità all’ordito musicale e ne esalta gli aspetti dinamici. La Suite Souvenirs op. 28 di Samuel Barber evoca un lontano 1914, «l’epoca dei primi tanghi», in cui la madre lo conduceva, ancora fanciullo, alla celebre Palm Court dell’Hotel Plaza di New York per il tè. Il New York City Ballet commissionò a Barber una versione orchestrale la cui stesura venne completata nel 1955.