Sono decisamente rari i resti di dinosauri trovati in Italia. Il sito del Villaggio del Pescatore (Sistiana-Trieste) può essere considerata l’unica località nazionale che consente un metodico scavo e rinvenimento di reperti.
I fossili triestini sono principalmente dei becchi ad anatra, ovvero dinosauri erbivori diffusi su tutto il pianeta nella seconda metà dell’Era Mesozoica. Raggiungevano l’enorme mole di 14 metri, vivevano in branchi e alcune specie hanno accompagnato i T.rex fino alla scomparsa dei grandi rettili, circa 65 milioni di anni fa.
In attesa di ricominciare i percorsi didattici sul sito paleontologico nel mese di marzo, la Zoic di Trieste presenta in mostra due scheletri originali di Hypacrosaurus – specie diadrosauro, parente dei dinosauri locali Antonio e Bruno – ritrovati negli USA e preparati nei suoi laboratori.
I due esemplari sono lunghi rispettivamente 8 e 4 metri e vengono proposti come madre/figlio, con Zelda nel ruolo materno e Henri in quello del cucciolone. Non c’è evidenza scientifica che fossero parenti, ma le loro caratteristiche possono farceli immaginare in questi ruoli.
L’esposizione di questi due bestioni nei locali della Palazzina INFOPOINT Promoturismo FVg di Sistiana segue di due anni quella di Laura, che ha richiamato centinaia di visitatori, triestini e non. La mostra, aperta al pubblico dal 23 febbraio al 24 marzo prossimi, costituirà l’occasione per fare nuovamente il punto sullo stato dei lavori al Villaggio del Pescatore e sulle prospettive future del sito paleontologico.
Andrea Forliano