Provengono da ogni parte del globo gli artisti che, come ogni estate ininterrottamente dal 1979, animeranno i numerosi palchi di Folkest, sempre firmato dalla direzione artistica di Andrea Del Favero, quest’anno in programma dal 20 giugno al 22 luglio prossimi, con una serie di concerti, incontri, presentazioni editoriali che toccheranno oltre una ventina di Comuni, tra gli altri Udine, Spilimbergo, San Daniele del Friuli, Duino, Udine, ma anche Capodistria nella vicina Slovenia.
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Presentati oggi alla stampa nella sede della Fondazione Friuli gli “highlights” di questa edizione, presenti con il direttore artistico Del Favero il Presidente della Fondazione Giuseppe Morandini e il vice Sindaco e Assessore alla Cultura di Spilimbergo Ester Filipuzzi
Ad aprire la stagione 2019 di Folkest un’attesa anteprima programmata già per questo sabato 16 marzo alle 21.00 quando sul palco del Teatro Miotto di Spilimbergo salirà la mitica band di rock progressivo degli anni Sessanta Le Orme in un appuntamento organizzato con il Comune di Spilimbergo e Folkgionale. Si tratta di una vera e propria “chicca” che porterà nella città friulana l’anteprima assoluta in esclusiva per il Nordest del nuovo tour della band con la presentazione del nuovo album “Sulle ali di un sogno”.
Composto da 11 tracce il nuovo disco targato Sony Music – Legacy Recordings è in uscita da domani, 15 marzo, quindi un giorno prima del concerto di debutto a Spilimbergo. “Sulle ali di un sogno” è un entusiasmante viaggio musicale attraverso alcune delle più belle canzoni della storica band, rivisitate e arricchite da importanti collaborazioni, tra cui quella con Francesca Michielin (voce in “Gioco di bimba”), l’ex King Crimson David Cross (che suona il violino in ben sei brani) e il tenore finlandese Eero Lasorla. All’interno dell’album, sono presenti anche due tracce inedite: “La danza di primavera” e “Un altro cielo”.
Registrato nelle colline venete di Bassano Del Grappa, questo nuovo disco nasce dall’idea di celebrare musicalmente Michi Dei Rossi, batterista storico de Le Orme, che quest’anno festeggia il suo 70° compleanno e che ha selezionato le canzoni più rappresentative di una band che in più di 50 anni di carriera artistica ha fatto la storia del rock progressive italiano. Quello di sabato 16 marzo a Spilimbergo è un’occasione davvero unica per i vecchi fans per riascoltare il caratteristico sound de Le Orme e di assaporarlo per la prima volta per i più giovani che non li hanno mai sentiti dal vivo.
Importante tassello della programmazione estiva del festival è rappresentato dall’esibizione a Spilimbergo nel mese di luglio (5, 7 e 8 luglio) dei migliori gruppi che partecipano annualmente al Premio Folkest-Alberto Cesa: un contest che seleziona nuovi talenti in grado di esprimere con la loro proposta musicale il legame con una o più radici culturali di qualsiasi parte del mondo o con la canzone d’autore. Il Premio Folkest, che propone il progetto culturale del festival friulano in varie regioni d’Italia, esportando il modello Folkest al di fuori della regione, si è svolto quest’anno ad Arezzo, Loano (SV), Udine, San Pietro in Cariano (VR), Cervasca (CN), Coreno Ausonio (FR) e Succivo (CE). Novità di questa edizione del Premio è che i primi tre gruppi selezionati a Spilimbergo si esibiranno nella seconda serata del 7 luglio anche in un brano in lingua friulana. Finalissima in programma l’8 luglio con la conduzione della storica voce di Radio Rai Gianmaurizio Foderaro: come di consueto la serata sarà interamente ripresa da una troupe televisiva della sede Rai del Friuli Venezia Giulia che poi riproporrà l’intera serata al pubblico televisivo.
I gruppi selezionati per la finale sono i romani Archive Valley, il gruppo folk-swing dei Monsieur de Rien, il cantautore Alessandro Lepore, il gruppo formato da musicisti originari di diversi paesi del mondo Ensemble du Sud, la band di sole donne Madamè, il trio che esplora il repertorio partenopeo al ‘500/’600 fino ai nostri giorni Suonno d’ajere e il quartetto con la passione per le musiche tradizionali Brigan.
Accanto ai giovani talenti e numerosi artisti internazionali, anche quest’anno potremo salutare a Folkest alcuni dei più longevi e intramontabili artisti del panorama di casa nostra, o che comunque hanno fatto dell’Italia il loro palcoscenico privilegiato a cominciare dal duo Shapiro-Vandelli: i due artisti si sono “ritrovati”, dopo una vita di rivalità, distanze, marcate differenze di carattere, formazione e stili di vita, ma anche di rispetto reciproco e grande amore per la musica. Shel Shapiro e Maurizio Vandelli si esibiranno al Castello di Udine martedì 9 luglio nel loro “Peace and Love live tour” cantando ciascuno i brani dell’altro ed esibendosi in coppia su alcuni successi intramontabili.
Sempre a luglio, questa volta in piazza Carpaccio a Capodistria sabato 20, sarà ancora la volta di un nome storico della nostra musica: la PFM – Premiata Forneria Marconi salirà sul palco di Folkest 2019 per una tappa del TVB-The Very Best TOUR – organizzata con la Comunità Italiana e l’Aias Capodistria – che raccoglie i più grandi successi del loro vastissimo repertorio. Il nuovo tour parte dopo l’intensa tournée internazionale che ha toccato il Giappone e le Americhe passando per il Regno Unito e dopo la “Cruise to the edge”, il più grande festival Prog Rock del mondo dove è stata invitata per la terza volta, unica presenza italiana sul palco che ha ospitato anche gli YES.
A suggellare questa edizione sarà una presenza davvero d’eccezione: con un nuovo album di inediti pubblicato quest’anno, dal titolo Lost Souls (Quinlan Road, 2018), torna in Italia la cantautrice e polistrumentista canadese di fama mondiale, icona della musica celtica, Loreena McKennitt, con un tour estivo di sei date lungo tutta la nostra
penisola. Oltre a Firenze, Milano, Roma, Macerata e Bari, lunedì 22 luglio sarà per Folkest al Castello di Udine (biglietti già disponibili a partire sul circuito Ticketone, così come sul sito di Folkest (www.folkest.com) e all’Angolo della Musica di via Aquleia a Udine).
A circa dieci anni di distanza dalla pubblicazione del suo ultimo album di inediti, Loreena McKennitt è tornata nel maggio di quest’anno con un nuovo lavoro ed è pronta a presentarlo in giro per l’Europa, con un totale di 25 concerti attraverso dieci paesi tra cui Spagna, Germania e, appunto, Italia. La cantautrice ha origini irlandesi e scozzesi e sono state queste ad aver influenzato la sua musica, che trae ispirazione dalle canzoni celtiche popolari a cui lei aggiunge un tocco internazionale, con un risultato sorprendente ed apprezzato in tutto il mondo. L’artista ha macinato cifre importanti: 14 milioni di album venduti con dischi d’oro, di platino e multi-platino. Nominata due volte ai Grammy Awards, ha vinto due Juno e il premio alla carriera della Billboard International. Sul palco la cantautrice sarà accompagnata dai musicisti Brian Hughes (chitarra, oud e bouzouki celtico), Caroline Lavelle (violoncello), Hugh Marsh (violino), Dudley Philips (contrabasso) e Robert Brian (batteria).
e.l.