King Crimson, Snarky Puppy, Paolo Fresu, Robben Ford, Gonzalo Rubalcaba, Amaro Freitas e tante altre firme del jazz internazionale e nazionale, con spazio ai talenti del Friuli Venezia Giulia
Udine 4 aprile 2019 – Il Festival Internazionale GradoJazz by Udin&Jazz, organizzato da Euritmica con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e del Comune di Grado, in collaborazione con i comuni di Cervignano del Friuli, Marano Lagunare, Palmanova e Tricesimo, si tiene a cavallo tra i mesi di giugno e luglio in diverse località della regione per approdare a Grado, che da quest’anno ospita il clou della storica manifestazione.
Da 29 anni il festival porta in Friuli Venezia Giulia il meglio della scena jazz contemporanea, tra avanguardia e
tradizione, ospitando grandi artisti internazionali e italiani e con una programmazione all’altezza dei più importanti festival mondiali, un unicum culturale a livello nazionale e un riferimento immediatamente riconoscibile nei circuiti jazz internazionali.
Nella settimana gradese, sono in programma concerti, workshop, mostre, libri, incontri, proiezioni, visual art, il tutto circondati da una piacevole ospitalità nello scenario magnifico della laguna di Grado, l’isola del sole, un lembo di terra sospeso tra mare e vento, tra storia e futuro. Tutte le informazioni su biglietti e abbonamenti e il programma completo al sito www.euritmica.it
Il viaggio di GradoJazz, dopo un prologo già dal 25 giugno con concerti a Tricesimo, Cervignano del Friuli, Savogna d’Isonzo e un weekend a Marano Lagunare, entra nel vivo il 6 luglio, a Palmanova (Ud), città stellata patrimonio mondiale dell’Unesco, dove i mitici King Crimson, progressive rock band britannica di livello mondiale, si esibiranno nella Piazza Grande nella prima delle quattro date italiane del Tour, che celebra il 50°anniversario di attività per il gruppo di Robert Fripp e compagni, e si concluderà a Grado (Go), dove l’11 lugliola band americana degli Snarky Puppy, tra le più straordinarie della nuova scena musicale internazionale, salirà sul palco del Jazz Village al Parco delle Rose, nella prima delle cinque date in Italia, per presentare il nuovo album Immigrance, uscito il 15 marzo.
Ma, procedendo con ordine; il 25 giugno, la Piazza Garibaldi di Tricesimo vedrà esibirsi le vocalist e la band del NuVoices Project; il 26 sarà Cervignano del Friuli ad accogliere i Pipe Dream, una band internazionale con quattro delle personalità più interessanti nella nuova scena creativa italiana e con il violoncellista americano Hank Roberts; il 27, l’incantevole Castello di Rubbia a Savogna d’Isonzo ospiterà un “piano solo” di Claudio Cojaniz; nel weekend del 28, 29 e 30 giugno ritorna a Marano Lagunare la rassegna Borghi Swing by Udin&Jazz – seconda edizione – con un programma costruito ad hoc per valorizzare le migliori espressioni del panorama jazzistico del FVG, che s’inseriscono in una proposta di turismo esperienziale per conoscere il luogo, l’ambiente che lo circonda, la sua storia, i suoi riti, la cultura e l’enogastronomia.
Dal 3 luglio il festival si trasferisce a Grado, con una mostra di sassofoni d’epoca curata da Mauro Fain e proiezioni di filmati di concerti jazz storici; il 6 luglio, in occasione del “Sabo Grando”, la fanfara jazz Bandakadabra allieterà con la sua musica le vie del centro; il 7 luglio, GradoJazz entra nel vivo con la formula dei due concerti su due diversi palcoscenici (alle 20 e alle 21.30), nel Jazz Village del Parco delle Rose, dove lo spettatore, oltre alle emozioni della musica, potrà vivere anche una “street food experience” con degustazioni di prodotti dell’enogastronomia del FVG. Le cinque serate saranno precedute alle ore 18.00 da incontri con artisti, giornalisti, scrittori che animeranno i Jazz Forum nella struttura del Velarium, accanto all’ingresso principale della spiaggia.
Le notti gradesi si allungheranno al Jazz Club presso il lounge bar Antiche Terme: dal 7 all’11 luglio, sulla spiaggia principale, verso mezzanotte, smooth night music dal vivo, sorseggiando un drink sotto la luna a due passi dal mare…
La prima serata gradese del festival, il 7 luglio (ore 20), ci porterà ad immergerci nelle suggestive atmosfere
argentine con il Quinteto Porteño, un tributo alla musica del grande Astor Piazzolla; alle 21.30, l’attesissima performance di uno tra i musicisti più noti d’Italia: il trombettista Paolo Fresu, con il suo nuovo progetto discografico “Tempo di Chet”, in trio con Dino Rubino, e Marco Bardoscia. Questo dialogo a tre voci, raffinato, di grande impatto emotivo e intellettuale, è iniziato per l’avventura teatrale del progetto “Tempo di Chet – La versione di Chet Baker” e tutte le musiche sono composte da Fresu.
L’8 luglio, nel primo dei due concerti in programma, un’eccezionale performance: quella del trio del pianista Amaro Freitas, uno dei nuovi talenti del jazz contemporaneo brasiliano. A seguire, alle 21.30, una grande festa musicale con la North East Ska* Jazz Orchestra, formazione di 20 elementi cresciuta in casa nostra, forte di un sound travolgente rodato sui palchi di mezza Europa, che qui presenta il suo nuovo lavoro discografico.
Il 9 luglio, a più di dieci anni dal disco “Licca-Lecca”, premiato dal pubblico con oltre 10.000 copie vendute, i Licaones ripropongono a Grado (ore 20) il loro progetto musicale connotato da una nuova vivacità, tra divertissement, ritmi ballabili ed eccellenti trovate tecniche. Ai fiati, il sassofonista Francesco Bearzatti e il trombonista Mauro Ottolini, affermati sulla scena jazz italiana ed internazionale, che trovano un’ideale quadratura ritmica con l’organista Oscar Marchioni ed il batterista Paolo Mappa.
Alle 21.30, sale sul palco del Parco delle Rose una delle stelle del jazz mondiale: il pianista Gonzalo Rubalcaba, a Grado in trio con Armando Gola al basso e Ludwig Afonso alla batteria. Definito dal New York Times “un pianista dalle capacità quasi sovrannaturali“, Rubalcaba è il più celebre musicista cubano della sua generazione, un virtuoso dalla tecnica strabiliante, la cui abilità improvvisativa ha contribuito a spianare la strada al movimento del jazz latino-americano e oggi ai vertici del pianismo jazz mondiale.
Il 10 luglio, serata dedicata al blues! S’inizia con la Jimi Barbiani Band, nuovo progetto di uno dei migliori chitarristi blues rock slide d’Europa. Si prosegue, alle 21.30, con il grande bluesman californiano Robben Ford, il musicista che fondò i mitici Yellowjackets! La sua è una musica difficile da etichettare; suona e canta il blues con grande classe ma il suo percorso artistico prevede importanti incursioni nel jazz, nella fusion e nel funky. Senza dubbio è uno dei pochi musicisti che può vantare collaborazioni discografiche eccellenti come Miles Davis, i Kiss, Burt Bacharach, Muddy Waters, George Harrison, Joni Mitchell e innumerevoli altri. Cinque volte candidato ai Grammy, è stato definito dalla rivista Musician “uno dei più grandi chitarristi del XX secolo”.
La serata finale del festival, giovedì 11 luglio, sarà aperta da Maistah Aphrica, progetto che porta i suoni dell’Africa rivisitati dai migliori protagonisti del panorama jazz made in FVG. Il concerto-evento degli Snarky Puppy, collettivo con base a New York e con circa 25 membri in rotazione, fondato dal
bassista Michael League, chiuderà l’edizione 2019 di GradoJazz by Udin&Jazz, che nella sua versione gradese vive una dimensione sempre più internazionale; infatti anche gli Snarky Puppy scelgono il festival come prima data in Italia del nuovissimo Immigance tour. La band si muove tra jazz, funk e R&B, tra musica scritta e improvvisazione totale. La loro fama ha superato i continenti, rendendolo uno dei gruppi più richiesti nella scena internazionale musicale.
Durante il festival ci sarà l’opportunità di apprezzare le meraviglie ambientali della laguna di Grado attraverso escursioni in battello con musica a bordo, aperitivi in musica e degustazioni di prodotti della miglior enogastronomia del territorio, grazie anche alla collaborazione con l’ISIS Pertini di Grado, la società Lotus Flowers e l’Associazione Sapori United, nel contesto del Parco delle Rose (villaggio del jazz in cui si terranno gli eventi principali).
Carlo Liotti