A quasi quarant’anni dal debutto Mario Martone riporta in scena “Tango Glaciale reloaded” in cartellone per la stagione n. 37 di Teatro Contatto al Palamostre di Udine.
Non c’è una trama specifica ma dodici ambienti per dodici diverse scenografie.
Grazie ad una sorta di macchina del tempo lo spettacolo fa viaggiare tra passato presente e futuro. Il passare del tempo è scandito dall’attraversamento di una casa da parte dei suoi tre abitanti, due ragazzi e una ragazza: cucina, tetto, bagno, giardino, piscina. Un alternarsi di ambienti come l’alternarsi del tempo. Si parte dall’antica Grecia e si arriva all’America anni quaranta. Il mondo è trasformato da forze invisibili che muovono i fili della vita degli individui. Che non hanno bisogno di tante parole perché per comunicare usano musica e immagini.
I corpi degli attori riempiono la scena con i loro movimenti ripetuti all’unisono che sono un tutt’uno con le immagini e le luci.
La rimessa in scena dello spettacolo Tango Glaciale non rappresenta una sorta di rimpianto della vecchia edizione ma rende evidente quanto il teatro possa essere il filo di collegamento tra passato e presente.
Se la prima versione aveva visto in scena Andrea Renzi, Tomas Arana e Licia Maglietta esponenti di Falso Movimento, il collettivo di artisti fondati da Mario Martone, oggi il “testimone” è stato ottimamente preso da Jozef Gjura, Giulia Odetto e Filippo Porro.
Allestimento a cura di Raffaele Di Florio e Anna Redi. Le elaborazioni video grafiche sono di Alessandro Papa, gli interventi pittorici design Io sono di Lino Fiorito, le ambientazioni grafiche cartoons di Daniele Bigliardo.
Le parti cinema cinematografiche dello spettacolo sono di Angelo Curti e Pasquale Mari, l’elaborazione della colonna sonora che scandisce ogni cambio di scena sono di Daghi Rondanini, i costumi di Ernesto Esposito
mtr