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UN PIANCAVALLO “UMIDO” HA VISTO TRIONFARE DAMIANO DE TOMMASO SU SKODA FABIA R5

UN PIANCAVALLO “UMIDO” HA VISTO TRIONFARE DAMIANO DE TOMMASO SU SKODA FABIA R5

Credit Francesco Brun Frisanchina

La pioggia è stata l’elemento caratterizzante di questo 33° Rally Piancavallo, la blasonata gara entrata quest’anno nel Campionato IRC disputatasi sabato 11 e domenica 12 maggio è vissuta infatti con la neanche tanto incognita meteo: le previsioni infatti non lasciavano sperare nulla di buono e Giove pluvio non ha lesinato la sua presenza condizionando non poco l’esito finale.

La Fiesta WRC di Manuel Sossella, favorito per la vittoria

Credit Francesco Brun Frisanchina

Manuel Sossella (Ford Fiesta WRC) poi ritiratosi causa il ritardo accumulato nella prima giornata

Le potenti vetture WRC iscritte al Piancavallo erano, ovviamente, le favorite ma hanno pagato dazio proprio per la loror potenza, difficile da gestire sulle viscide strade della pedemontana Pordenonese lasciando via libera alle più agili R5, ben 4 vetture di classe R5 hanno infatti monopolizzato le prime quattro posizioni della classifica finale che ha visto al primo posto Damiano De Tommaso, al quinto posto la prima delle WRC che hanno portato a termine la competizione, la Ford Fiesta WRC di Gentilini-Zanchetta.

Con l’asfalto reso viscido dalla pioggia non è mancato lo spettacolo al Piancavallo

Denis Babuin e Roberta Spinazzè alla loro prima gara su una WRC sono giuti ottavi assoluti

Vero mattatore della gara, ottimamente organizzata dalla Knife Racing di Maniago (sotto l’egida dell’Automobile Club di Pordenone) – costretta ad un super lavoro causa l’inclemenza del tempo – è stato il varesino Damiano De Tommaso, navigato dalla bella (ma anche brava) Giorgia Ascalone, che fin dal via ha fatto capire che non ce ne sarebbe stato per nessuno.

Damiano De Tommaso, a sinistra, e Giorgia Ascalone

Damiano De Tommaso impegnato sull’asfalto bagnato della “Poffabro”

Gli avversari hanno quindi battagliato per le posizioni di rincalzo ed alla fine “Fofò” di Benedetto, con Roberto Longo alle note, ha conquistato la seconda posizione assoluta ai danni di Alessandro Re (coadiuvato da Mauro Turati sul sedile di destra). Splendida quarta piazza assoluta per il  “meccanico volante” Stefano Zannier che, abbandonata la fida Renault Clio Williams A7, si  è cimentato  per la prima volta con una R5 centrando un risultato di tutto rilievo considerata la totale mancanza di esperienza con una vettura del genere.

Di Benedetto -Longo

Re – Turati

Zannier – Marcuzzi

Gentilini – Zanchetta

Piazza Italia a Maniago, centro nevralgico del rally, ha accolto sabato pomeriggio i concorrenti sotto un cielo plumbeo ma ancora senza precipitazioni di rilievo, forse proprio l’assenza di pioggia ha indotto qualcuno in errore nella scelta delle gomme che poi si è ritrovato in difficoltà già nella prima prova speciale della giornata, la “Poffabro”, completamente bagnata da una pioggia a tratti molto intensa. Maltempo continuato fino in serata e proseguito la notte, con Piancavallo – la località montana cara ai Pordenonesi e teatro di due prove speciali – che si presentava con notevoli cumuli di neve a bordo strada, caduta abbondantemente nei giorni precedenti la in questo a dir poco anomalo mese di maggiio.

Le “ombrelline”

La splendida Lancia Rally 037 di Finati-Codotto (credit Francesco Brun Frisanchina)

Credit Francesco Brun Frisanchina

La domenica mattina la ripartenza della gara, nuovamente con il tempo inclemente a farla da padrone, ha visto più di qualche defezione, vuoi per i pesanti ritardi accumulati nella giornata precedente che rendevano inutile proseguire o, secondo alcune male lingue, per il timore di danneggiare la vettura rimettendoci di conseguenza la cosidetta “franchigia”, più di qualcuno ha deciso di abbandonare la compagnia.

Tosi – De Barba, sesti asoluti

Prosdocimo – Zanet, noni assoluti

Rovatti – Cavicchi, decimi assoluti e primi di classe R2 con la Peugeot 208 R2B

Chi è rimasto in gara ha affrontato le mitiche prove “Pielungo” e “Campone”, ripetute due volte, e la finale  “Pradis grotte” che hanno sancito la supremazia di De Tommaso nella gara valida per l’IRC; il Piancavallo storico è andato invece a Maurizio Finati con la bellissima Lancia Rally 037 mentre Claudio Arzà, anch’egli su Skoda Fabia R5, si èaggiudicato la gara valida per il Rally Nazionale.

Zanutto – Buccino

La simpatica 126 di Flaviano Polato, applauditissimo in veste di apripista

Mattia Targon, quattordicesimo assoluto con la Civic N3

Pizzinato, sempre veloce con la sua Fiat 500

Finati – Codotto

Nel concludere la breve cronaca di questa edizione particolarmente “umida” del 33° Rally Piancavallo non si può non ricordare l’impegno e la dedizione di quanti si sono adoperati per la riuscita della manifestazionee, commissari di percorso in primis ma anche cronometristi, forze dell’ordine e addetti ai lavori che per due giorni hanno sopportato l’inclemenza del meteo consentendo il regolare svolgimento della gara.

Servizio: Dario Furlan

Foto: Dario Furlan e Francesco Brun Frisanchina

About Dario Furlan

Fotografo free lance e giornalista pubblicista. Segue da anni il panorama musicale internazionale - ma anche locale - con particolare predilezione per quanto riguarda il rock (in tutte le sue derivazioni), il folk ed il blues nonché la musica in lingua friulana. Cultore di "motori e rally", dei quali vanta una conoscenza ultradecennale, è anche atleta nella disciplina ciclistica della mountain bike.

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