Due pennoni si stagliano nel panorama di Torino, sono tricolori e misurano 86 metri in altezza. Così poco? Sembrano più alti, forse perchè sorreggono il cielo sulla prima capitale d’Italia e sullo stadio di una delle più gloriose squadre del mondo. L’attesa si tinge di colori diversissimi: c’è il bianconero delle maglie, l’oro delle vittorie, il verde-bianco-rosso dell’anima, ma anche tutti gli altri colori e le altre città attendono di vedere qualcosa di nuovo, moderno, innovativo, aggettivi questi che in Italia sono diventati ormai straordinari.
Si parla di numeri reali, non di annunci o di progetti irrealizzabili. La distanza della prima fila al campo, unica in italia, è di 7,5 metri che, rispetto ai 28 del “Delle Alpi”, è l’esatta proporzione inversa tra Pirlo e Poulsen. Se guardiamo ai migliori “palcoscenici” d’Europa, il nuovo stadio di Wembley di Londra dove si è giocata la finale della Champions League 2011, ha una distanza dalla prima fila al campo che supera i 12m e l’inclinazione del primo anello è molto lieve, quasi una piscina; gli stadi inglesi più datati, come Anfield, l’Old Trafford e lo Stamford Bridge, hanno una distanza campo-prima fila tra i 6 ed i 7 metri.
La pendenza delle gradinate è una delle più ripide d’Europa, forse i progettisti hanno cercato di aiutare i tifosi bianconeri a guardare nuovamente gli avversari dall’alto, speriamo che almeno gli occhi dell’Italia pallonara siano costretti dalla gravità a guardare (e di conseguenza a parlare) sempre più di sport e sempre meno di squallide trame attorno ad esso.
Nicola Sada afferma: “Le persone con cui abbiamo parlato che sono entrate nello stadio hanno usato poco fiato, quello rimasto, e pochi termini: “Meraviglioso, fantastico, incredibile”
I lavori stanno per finire, con la sistemazione dei seggiolini sono riusciti ottenere altri 1000 posti portando la capienza a 42000, hanno finito il primo lotto dei parcheggi(zona Ovest) il 2 e il 3 sono in fase di ultimazione. Hanno iniziato i lavori per lo svincolo della tangenziale il quale snellirà il traffico visto che in nemmeno un chilometro di tangenziale ci sarà l’uscita per l’IKEA (che è il magazzino svedese più grande in europa), l’uscita stadio e l’uscita per la Reggia di Venaria, oltre a quella per corso Regina Margherita che, dopo corso Francia, è il corso più frequentato e caotico di Torino!” Alla prossima puntata.
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