Pubblico, piloti e le bellezze naturalistiche della Carnia: questo il mix di ingredienti per due giorni di spettacolo che hanno vivacizzato Ampezzo e le Valli della Carnia in un intenso week end motoristico all’insegna di sport, divertimento e gastronomia locale.
Un successo pieno questa 6^ edizione del Rally Valli della Carnia che ha fatto registrare il record di iscrizioni gratificando così la Carnia Pistons e North East Ideas, società organizzatrici dell’evento, per il notevole impegno profuso ed ha richiamato in Carnia un foltissimo pubblico al seguito del rally sia nel pomeriggio e nella serata di sabato – impreziosita anche dalla notte bianca nella cittadina di Ampezzo – che in quella di domenica.
Gli spunti per una gara interessante anche dal lato agonistico non sono assolutamente mancati, a cominciare dall’inseguimento degli avversari alla “lepre” Paolo Porro – su Ford Fiesta, navigato da Paolo Cargnelutti – che, unico iscritto con una più performante vettura WRC, era il favorito dal pronostico alla vittoria finale. Dopo un paio di scratch iniziali, ma marcato stretto da Marco Signor e Patrick Bernardi su Skoda Fabia R5, Paolo Porro ha dovuto lasciare la sua Ford Fiesta WRC al parco assistenza al termine della settima prova speciale causa una foratura sulla sesta che ha stoppato le sue velleità di vittoria.
Marco Signor non si è lasciato sfuggire l’occasione ed ha mantenuto la prima piazza ereditata da Porro sino alla fine. Accesa la lotta alle sue spalle per il secondo gradino del podio, l’ha spuntata per soli 2 decimi di secondo Filippo Bravi – navigato da Erico Bertoldi – che ha messo la Hyundai i20 R5 davanti alla Skoda Fabia R5 di Nicola Cescutti e Simone Crosilla, molto determinati nel cercare di agguantare il secondo posto ma alla fine comunque soddisfatti del terzo gradino del podio.
Grandissima prestazione di Mattia Targon, coadiuvato sul sedile di destra da Andrea Prizzon, che ha portato la Fiesta R5 (guidata per la prima volta in Carnia) al quarto posto assoluto. E a proposito di prestazioni dobbiamo citare anche quella di Marco Zannier che ha fatto “volare” la sua fida Renault Clio A7 fino a portarla all’ottavo posto assoluto, una conferma di quanto di buono Zannier riesca sempre a fare con la non più giovanissima Renault Clio.
La classifica delle prime dieci posizioni:
- M. SIGNOR – P. BERNARDI SKODA FABIA
- F. BRAVI – E. BERTOLDI HYUNDAI I20
- N. CESCUTTI – S. CROSILLA SKODA FABIA
- M. TARGON – A. PRIZZON FORD FIESTA
- D. TABARELLI – M. MARCHIORI CITROEN C3
- G. RIGLER – B. ETTEL FORD FIESTA
- M. VIAN – N. VETTORETTI SKODA FABIA
- M. ZANNIER – M. MARCUZZI RENAULT CLIO
- A. MARTINELLI – G. CALLIGARO SKODA FABIA
- S. MIOTTO – S. MOSENA RENAULT CLIO WIL
Scorrendo la top ten balza all’occhio anche la prestazione di Stefano Miotto – con Silvia Mosena alle note – che ha portato la Renault Clio Williams (anch’essa A7) al decimo posto dell’assoluta, una conferma di quanto possano ancora dare queste “vecchiette” dei rally se messe nelle mani giuste.
Molto tecniche e selettive le prove in programma: “Voltois”, “Feltrone”, “Invillino”, ”Fusea Lauco” e “Passo Pura” che hanno messo a dura prova la tenuta della meccanica delle vetture e la concentrazione dei piloti, basti pensare che su 121 concorrenti partiti solo 77 hanno visto la pedana di arrivo. Riguardo alle prove, a onor del vero, avremmo qualche perplessità sulla “Invillino”, forse poco rappresentativa di quello che potrebbe essere una prova speciale su un classico tracciato carnico (la prova è caratterizzata da alcuni lunghi rettilinei inframezzati da curve non particolarmente significative per lo spettacolo), bisognerebbe però sentire anche la voce dei concorrenti che l’hanno disputata per verificarne il gradimento.
La pioggia, dopo aver risparmiato quasi tutta la gara (tranne un modesto scroscio nel pomeriggio di domenica), si è fatta vedere durante le premiazioni bagnando i concorrenti sul podio e gli spettatori assiepati in piazza per tributare loro gli onori del caso, pioggia che non ha rovinato la festa per la conclusione della 6^ edizione del Rally Valli della Carnia, una gara che ha creato un indotto non indifferente in una zona storicamente depressa economicamente e che ha richiamato – come detto – un folto pubblico in Carnia.
Servizio e foto: Dario Furlan