Piazza Verdi Entrata libera Superdownhome + opening act: Ivo Tull Trio
Duo nato nel giugno del 2016 composto da Henry Sauda (voce, cigar box, diddley bow) e Beppe Facchetti (grancassa,
rullante, sock cymbal e crash). Sauda è ex cantante e chitarrista dei Granny Says e dei The Scotch, Facchetti, ex batterista dei Cozmic Mojo di Elizabeth Lee, di Louisiana Red, Rudy Rotta e Slick Steve & The Gangsters. I due decidono di formare un duo legato alle tradizioni del country blues, ma anche proiettato verso spazi personali e contaminati da rock’n’roll, country, folk e punk. Ispirati da Seasick Steve decidono di usare strumenti come cigar box e diddley bow. Da Scott H. Biram, adottano l’approccio minimal e il mix tra umore morbido e selvaggio. I due trascorrono buona parte dell’estate/autunno 2016 a sperimentare, cercando un suono preciso e registrando materiale originale. Ad aprile 2017 esce il primo ep omonimo coprodotto con Marco Franzoni e registrato al Bluefemme Stereorec di Montirone. Tra i tanti concerti del 2017, Narcao Blues – Soundtracks Festival – Lido Blues – Lontano Da Festival e due prestigiose inaugurazioni (Fiamene Festival 2017 – Opening act per Doyle Bramhall Jr e Soiano Blues Festival – Opening act per Andy J. Forest). Nell’ottobre 2017 entrano in studio per registrare «Twenty-Four Days», di nuovo con Marco Franzoni come co-produttore e ancora al Bluefemme Stereorec. L’album presenta anche il contributo di Popa Chubby che, dopo aver ascoltato il materiale del duo e apprezzato il suono, ha accettato di collaborare su due tracce, è uscito per Slang Records e digitalmente per Warner Italia. Nel febbraio 2018 il duo ha aperto sei degli otto concerti del tour italiano di Popa Chubby. Ad aprile hanno aperto per i Bud Spencer Blues Explosion e a giugno per Fantastic Negrito.
IVO TULL TRIO :
Il gruppo formatosi nel 2014, vede Giulio Roselli alla batteria, Alessandro Leonzini al basso e Ivo Tull alle chitarre e voce, quest’ultimo anche in veste di autore, propone una sua visione di blues transfrontaliero con testi in sloveno. Musica intensa, sfacciata ma anche delicata e poetica, suonata con chitarre artigianali costruite da Ivo con una teglia di alluminio e legno di riciclo, “cigar box guitars” e padelle per dare a questa musica sonorità di altri tempi.