Quattro concerti d’organo tutti i sabato sera di settembre in Duomo a Venzone (inizio ore 20.45): torna la Rassegna Organistica “Gjgj Moret” con Francesco Di Lernia, Francesco Zuvadelli, un omaggio a Leonardo con Paolo Zerbinatti e Marius Bartoccini, e il duo Giampietro Rosato e Giovanni Dalla Vecchia
Giunge quest’anno alla XXIV edizione la Rassegna Organistica “Gjgj Moret” organizzata dalla Pieve di Sant’Andrea Apostolo di Venzone. Un appuntamento ormai classico per gli appassionati di musica classica e organistica che non perdono occasione per ascoltare i concerti sullo storico organo di Gaetano Callido che ha più di 200 anni di storia. Sabato 7 settembre, alle ore 20.45, apre la rassegna, inserita nel ricco programma dell’XI Festival Organistico “G.B. Candotti”, Francesco Di Lernia che si è esibito in numerosi festival in tutto il mondo e ha collaborato con solisti ed ensemble di fama internazionale come i Wiener Philharmoniker.
Secondo appuntamento sabato 14 settembre con Francesco Zuvadelli, poliedrico organista che ha all’attivo una ricca attività concertistica e numerose incisioni. Il programma proposto spazia tra le pagine di compositori celebri come J.S. Bach, G.F. Haendel, W.A. Mozart, e meno noti come D. Paradisi, C.J. Stanley e N. Moretti.
Sabato 21 il protagonista sarà Leonardo. Nel ricordare il genio rinascimentale nei 500 anni dalla morte, Andrea Marchiol, direttore artistico del festival, ha coinvolto Paolo Zerbinatti e Marius Bartoccini che presentano la serata-concerto dal titolo “Leonardo da Vinci e gli strumenti musicali del suo tempo”.
Conclude la rassegna “Gjgj Moret” il concerto del duo violino e organo composto da Giampietro Rosato e Giovanni Dalla Vecchia. Il programma spazia dal barocco di G.F. Haendel fino al romanticismo di L.van Beethoven in un viaggio musicale che valorizza la tessitura e il dialogo tra i due strumenti.
Tutti i concerti si svolgeranno nel Duomo di Venzone dove si trova il prezioso organo di Gaetano Callido, datato 1792. Si tratta della realizzazione più grande in Friuli, nonché dell’unica a 12 piedi realizzata dal famoso organaro veneziano. Uscito quasi indenne dal terremoto del 1976, è stato restaurato e curato dalla Ditta “Cav. Francesco Zanin” di Codroipo che l’ha riportato al primitivo “splendore”, grazie al fondo Friaul lebt messo a disposizione dall’Arcidiocesi di Vienna.
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C.L.