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NEL SEGNO DELL’ARTE

NEL SEGNO DELL’ARTE

Non tutti sanno che a Udine esiste da molti anni una stamperia che rappresenta un’assoluta eccellenza nel settore della stampa calcografica. Esperti e meno esperti d’arte hanno sentito parlare di acquaforte, punta secca, acquatinta, cera molle, maniera a zucchero e altre tecniche tanto raffinate quanto imperscrutabili. Un mondo assolutamente affascinante che nella nostra città ha trovato libero sfogo grazie alla dedizione e alla competenza di Corrado Albicocco, un appassionato artigiano che negli anni ’60 si è formato alla “Scuola del libro” di Urbino dove ha seguito i corsi inferiori, superiori e di perfezionamento. In questa “palestra dell’arte” venivano insegnate materie quali disegno animato, tipografia, legatoria, disegno a memoria, fregi e caratteri.

“Mi sono specializzato in tipografia editoriale e dopo il diploma mi è nata una vera e propria passione per la stampa” dice Corrado “ Mi sono quindi trasferito a Udine dove ho iniziato a insegnare all’Istituto Statale d’Arte “Sello” e insieme a Federico Santini ho fondato la stamperia “AS” che ha mosso i primi passi in una sede molto particolare: la mia cantina.”

Molte avventure artigianali sono nate in scantinati, garage, e sgabuzzini di casa e questa è stata particolarmente fortunata. Nel 1974 l’attività si è trasferita in Viale Volontari della Libertà. Con un nuovo torchio per la stampa calcografica e il perfezionamento della tecnica sono arrivati lavori per artisti famosi, il primo dei quali è stato Ernesto Treccani. A metà degli anni ’70 è iniziata un’importante collaborazione con Giuseppe Zigaina che ha fatto definitivamente decollare l’attività e in breve tempo la rosa degli artisti si è ampliata con nomi di assoluto prestigio tra i quali Giuseppe Santomaso ed Emilio Vedova nella nuova e ancor più confortevole sede di via Gemona 100.

“Nel 1994 ci siamo divisi” riprende Corrado “Ho aperto l’attuale laboratorio in via Ermes di Colloredo ed è stato l’ultimo trasferimento dell’attività. Ho voluto fare una scommessa con me stesso e ho fatto bene”.

Sono infatti iniziate collaborazioni di grandissimo prestigio con artisti del calibro di Safet Zec, Luca Pignatelli, Giovanni Frangi, Velasco, Piero Pizzi Cannella, Nunzio, David Tremlett, Jannis Kounellis e molti altri. Nel laboratorio vengono anche organizzate esposizioni aperte al pubblico.

A questo punto la curiosità ci spinge a capire come si crea un’opera.

Acquaforte: un termine talvolta balzato all’orecchio, ma quali segreti nasconde?

Si parte da una lastra di zinco o di rame e, a seconda della tecnica adottata viene lavorata in un certo modo. Nel caso proprio dell’acquaforte la lastra viene preparata con una “vernicetta”  fatta da un artigiano con ingredienti particolari quali la cera vergine d’api, bitume giudaico, mastice in lacrime ed essenza di trementina. La vernicetta viene stesa sulla lastra con un pennello di vaio, poi viene affumicata con un lume a petrolio ed è pronta per essere incisa con una punta. L’artista crea l’opera direttamente sulla vernicetta e, una volta terminata, viene immersa in acido nitrico diluito. Dopo la morsura (bagno nell’acido) si rimuove la vernice con un solvente e viene alla luce l’incavo (parte stampante) che rappresenta l’opera vera e propria. A questo punto si procede alla prova di stampa, preparando l’inchiostro che viene steso sulla lastra con un tampone a caldo per facilitarne la penetrazione nell’incavo. Successivamente con una garza chiamata “tarlatana” si toglie l’eccesso dell’inchiostro, si posiziona la lastra sul piano del torchio, sopra si appoggia un foglio di carta inumidita e si procede al passaggio al torchio. Grazie al feltro, che è una parte del torchio, la carta pesca l’inchiostro all’interno del disegno. Da qui esce la prima prova di stampa, per poi procedere alla tiratura con copie numerate e firmate e matita dall’artista.

Grazie a Corrado abbiamo così svelato il segreto dell’acquaforte. Tutte queste tecniche non verranno perse nel tempo. Da qualche anno infatti Corrado è stato affiancato dal figlio Gianluca che con entusiasmo e dedizione collabora fianco a fianco con il padre.

Per il mondo dell’arte una vera fortuna: lo scrigno con tutti i suoi segreti è veramente in buone mani.

 

                                                                                                   Emanuele Casamassima

About Emanuele Casamassima

Nato a Venezia nel giugno del 1958. Dopo la maturità classica si occupa di giornalismo, grafica ed editoria. Svolge la funzione di addetto stampa in ambito sportivo e scrive di calcio, basket, rugby e baseball. Entra a far parte della redazione del periodico "Il Punto"diretto da Piero Fortuna dove si occupa di articoli di attualità, sport e spettacolo. Nel contempo frequenta il prestigioso studio grafico di Ferruccio Montanari e collabora con la casa editrice Casamassima fondata dal padre Mario. Hobby principale: la cucina.

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