Debutto della stagione di Anathema con Luca Ferri che ritorna sul palco con un nuovo spettacolo commovente che racconta la vita di un uomo speciale. Un uomo con la valigia che ripercorre la propria vita “al contrario”. In questo lavoro, Ferri cerca di mostrare come il momento di piena saggezza ed esperienza, sembri essere quello dell’infanzia; mentre la vecchiaia rappresenta il regresso e l’incomprensione…E’ un racconto dolce frammentato da attimi di ricordi e commozioni ed altri più rosei e divertenti, come è in effetti la vita.
Un essere umano in grado di far comprendere i veri significati dell’esistenza, semplicemente cambiando punto di vista. Certo un poetico lavoro in grado di dimostrare che lo scorrere del tempo è semplicemente una convenzione. Sono i tempi interiori, alla ricerca del tempo perduto, che scandiscono il ritmo della vita, dell’amore e delle trasformazioni della mente, che non è sempre in sintonia con quelle del corpo e del fisico. La magia o la biologia non possono nulla sulle leggi del cuore, e sul fatto che l’uomo possa impadronirsi del tempo, plasmandolo, vincendolo, senza sconfiggere l’ineluttabilità della morte ma conquistando i propri giorni uno a uno nella vita. Un viaggio in compagnia di Silvia Bottini, sua compagna in scena, che tra contraddizioni, speranze e consapevolezze trascina l’esistenza di ognuno fino a rendersi conto dell’amicizia e dell’ineluttabile presenza della morte, unica vera certezza in questa vita di ricordi , rimpianti , gioie e sogni.
Il mondo è ricco di stereotipi di normalità e bellezza rispetto ai quali, fermandosi a riflettere, è facilissimo sentirsi a disagio. Uno spettacolo in grado di dimostrare che lo scorrere del tempo è semplicemente una convenzione. Basta avere un difetto, un gusto diverso, una preferenza, una malattia o semplicemente portare gli occhiali, o metterci un po’ più degli altri a leggere una frase, avere la pelle un po’ più scura o far fatica a scendere un gradino, o essere un po’ di più o un po’ di meno…che il mondo ci etichetta come diversi. Ma forse è proprio quel “nascere al contrario” del protagonista che insegna il modo di vedere la vita con occhi diversi mostrandoci la meraviglia dell’esistenza…forse sono proprio quegli occhiali che ci mostrano una piccola aiuola con pochi fiori, come un bellissimo bosco di margherite.
Ancora una volta Luca Ferri ci regala una serata di poesia e teatro con la consapevolezza dei propri limiti e con la sicurezza del suo spessore artistico, che ancora una volta non deludono chi assiste ai suoi lavori con la serietà e l’amore di un lavoro che sfocia nella passione e nel dare al pubblico ciò che il pubblico ridà all’interprete con applausi sinceri e ovazioni di grande stima. Un nuovo lavoro di un artista vero che da un piccolo sogno nato oltre dieci anni fa, anno dopo anno regala sempre maggiori performance ad un pubblico che restituisce il proprio affetto. Il teatro è tutto qui: un interprete sul palco che dona attimi, ed un pubblico che riceve ricambiando con ovazioni sincere ed affetto i propri beniamini.
OGGI REPLICA alle ore 18 -Teatro della Corte di Osoppo
Enrico Liotti
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