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Le ex carceri del castello di Gemona  del Friuli riaperte per la mostra “Il Friuli al tempo di Leonardo”

Le ex carceri del castello di Gemona del Friuli riaperte per la mostra “Il Friuli al tempo di Leonardo”

Il castello di Gemona, chiuso dal 1976, dopo il terremoto, verrà riaperto entro fine anno. E sarà una mostra su Leonardo da Vinci a celebrare l’occasione.

L’apertura con una mostra su Leonardo. Il 19 dicembre sarà una data che tutti i Gemonesi, e non solo, conserveranno nella memoria: l’edificio delle ex carceri  del Castello saranno riaperte alle 12 con l’inaugurazione della mostra “Il Friuli al tempo di Leonardo”, che sarà introdotta dal critico d’arte professor Vittorio Sgarbi e che è stata realizzata nell’ambito della rassegna di eventi “

“Frammenti di Genio”, l’iniziativa proposta, spazia tra la figura di Leonardo a quella del Rinascimento friulano, che ha presentato tratti peculiari rispetto al resto della penisola. I partner del progetto sono: l’Università di Udine, con la cattedra Unesco seguita da Stefano Grimaz, la Fondazione Friuli, la Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, La Cineteca del Friuli e l’Associazione Comuni Terremotati e Sindaci della Ricostruzione del Friuli. Alla guida del progetto c’è Daniele Macuglia, storico dell’università di Chicago, specializzato nella figura del pittore italiano.

L’assessore alla cultura, Flavia Virilli, si era già  soffermata sulla rilevanza del progetto culturale che sta dietro all’apertura dell’edificio delle ex carceri del castello, che avviene nell’anno del 500° anniversario della morte di Leonardo e “celebra non solo la rinascita culturale, della quale il genio di Vinci fu precursore, ma diventa anche il germoglio di una nuova rinascita:  quella che tutti auspichiamo per il centro cittadino, che freme nell’intento di valorizzare, in una cornice nazionale, la propria ricchezza fatta di storia, cultura e memoria”. “L’esordio – aveva concluso Virilli, alla proposta del progetto  –  avverrà con una mostra importante, per i contenuti storici e documentali che andrà a proporre, e che ha preso forma anche grazie al prezioso supporto di prestigiose realtà nazionali e internazionali, quali le università di Chicago, Udine e Trieste e la Biblioteca Ambrosiana di Milano”. Quindi il sogno diviene realtà. “Abbiamo voluto imprimere un’accelerazione per riutilizzare almeno una parte del maniero, riconsegnandolo alla comunità gemonese e regionale, quale luogo simbolo della ricostruzione”. Esordisce così il sindaco di Gemona, Roberto Revelant, nel precisare  che “non si tratta dell’inaugurazione del Castello in quanto i lavori non sono ancora terminati”. “Tuttaviaprosegue il sindaco riteniamo che non si possa attendere quel momento anche in considerazione del fatto che partirà proprio ora la progettazione degli ultimi 2 lotti che interesseranno la risalita meccanizzata e la “torate”. Ringraziamoaggiunge – l’assessore  regionale Gibelli e la Soprintendente Bonomi per averci aiutato in questo primo avvio di un progetto culturale che vogliamo imprimere alla nostra Città. Il messaggio più forte lo vogliamo mandare a tutti i gemonesi e a tutte le attività economiche, in particolare quelle del centro storico: questo sarà un nuovo punto di partenza, che assieme ad altre scelte strutturali che vedremo nei prossimi mesi, punterà a rilanciare il cuore della nostra città ritornando a diventare riferimento per un territorio molto ampio e che possa attirare nuovi investitori”.

About Enrico Liotti

Giornalista Pubblicista dal 1978, pensionato di banca, impegnato nel sociale e nel giornalismo, collabora con riviste Piemontesi e Liguri da decenni.

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