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“Pop Art Revolution”: l’intervista al quartetto comico che da vita allo spettacolo

“Pop Art Revolution”: l’intervista al quartetto comico che da vita allo spettacolo

Il teatro non si può raccontare, il teatro si deve vedere” 

parte da questo assunto tutto ciò che verrà scritto in questo comunicato stampa.

Siete pronti? 

Pop Art, il testo di Maurizio Francabandiera è la volontà di rappresentazione dell’interiorità creativa degli autori, attraverso immagini, suoni, volutamente esasperati, dissacratori, ironici, un’arte contemporanea dove l’esaltazione del talento inventivo mette in mostra una grande capacità espressiva. “Avete capito? In una sinossi uno ci può scrivere di tutto, di questi tempi poi. Abbiamo letto certe sinossi, talmente descrittive e bizzarre, poi abbiamo visto lo spettacolo ci siamo chiesti: “ma quello che ha scritto la sinossi…lo ha visto?” affermano i Fuorisync, il gruppo composto da Alessandro Campaiola, Federico Campaiola, Alessio Nissolino che darà vita allo spettacolo. 

Scrivere una sinossi per l’autore e il gruppo di attori è davvero complicato perché hanno la certezza che ciò che scriveranno sarà completamente stravolto dal primo giorno di prova. Ma una cosa è certa: Pop Art, come diceva Picasso, è l’arte che scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni. Pop Art è il grande amore di esprimersi attraverso il teatro, un bisogno di provare in una sola volta più emozioni possibili. 

Il quartetto comico è formato da 3 noti doppiatori italiani: Alessandro Campaiola -voce di Flash nella serie omonima, Kingsman, Steve in Stranger Things, Michelangelo delle tartarughe Ninja, Eren Jaeger nell’attacco dei giganti, Saitama in One punch man e molti altri -, Federico Campaiola – voce di Ready Player One, Johnatan in Stranger Things, Firestorm di Leggend of Tomorrow, Onorevole Kyoshi in Prison School, Ryder nella Paw Patrol, il premio oscar Manchester By the Sea e molti altri – e Alessio Nissolino, voce di Moccicoso in Dragon Trainer, Toby di Pretty little Liars, Dorian Gray in Penny Dreadfull, Jake di Due uomini e mezzo, Matt Mcguire in Lizzie Mcguire, Marco Polo nella serie Netflix omonima, Koku in Be the Begining e molti altri. Maurizio Francabandiera, celebre autore comico nel panorama romano, nella sua prestigiosa carriera ha collaborato, tra gli altri, con e per Antonio Giuliani, Pablo e Pedro, Massimo Lopez.

Domande per Maurizio Francabandiera:

– Come mai hai scelto dei doppiatori per il tuo spettacolo

Non è che li ho scelti, ci siamo conosciuti 5 anni fa ad un corso di recitazione che facevo insieme ad Antonio Giuliani al Teatro Tor Bella Monaca. Poi Alessandro e Federico Campaiola mi chiamarono perché dovevano montare un pezzo per un provino e da lì abbiamo pensato di formare un gruppo. Subito dopo è arrivato Alessio Nissolino.

 – Da dove è nata l’idea di questo spettacolo

In realtà insieme abbiamo fatto uno spettacolo l’anno, questo è il quarto. Se tutto va bene, penso che questo sodalizio con i FuoriSync durerà per molto tempo!

 Domande per Alessandro Campaiola, Federico Campaiola, Alessio Nissolino (ha risposto Alessio per tutti):

 – È la prima volta che vi capita di uscire dal ruolo di doppiatori per fare gli attori?

No, non è la prima volta. In particolare, io e mio fratello sono dieci anni che facciamo anche questo parallelamente al doppiaggio: Federico ha preso parte a diverse commedie teatrali, io invece ho fatto anche set (quest’estate, per esempio, ho girato un film con Stefano Mordini, “Gli Infedeli”, con Laura Chiatti, Valerio Mastandrea e Riccardo Scamarcio). Non è la prima volta, è da diverso tempo che facciamo anche gli attori.

 – Cosa vi appaga di più tra fare il doppiatore e l’attore?

Non c’è una veste che ci appaga di più fra le due, semplicemente non potremmo vivere – e penso di parlare a nome di tutti – senza entrambe: doppiaggio e palco, nonostante le loro diversità, ci portano a fare ciò che amiamo davvero, ovvero recitare.

  Domanda per tutti e quattro:

– Da quello che ho potuto leggere, lo spettacolo vuole rappresentare l’interiorità creativa dell’attore e la sua capacità espressiva, ma che emozioni personalmente volete trasmettere a chi vi guarda?

Con i nostri spettacoli noi ci poniamo l’obiettivo di far ridere le persone. Oggi la vita risulta particolarmente stressante, siamo messi di fronte a tantissime realtà spiacevoli, perciò, secondo noi, quando uno esce e va a teatro, deve ridere o perlomeno sorridere. Vogliamo entrare nel cuore degli spettori con un sorriso, ma anche trasmettere qualcosa di più profondo grazie a dei momenti riflessivi.

Pop Art è un susseguirsi caleidoscopico di gag dove i Fuorisync si cimentano nella reinterpretazione di famose scene di film e pezzi cult della televisione che tutti ricordiamo, tutto legato da monologhi innovativi ed esilarante. Uno show che affida ai 90 minuti di durata: comicità fulminante, memoria, improvvisazione , suggestione dei ricordi, suoni e immagini facilmente riconducibili nella memoria ma stravolti e reinterpretati.

 

INTERVISTA A CURA DI: Guendy Furlan

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