Sabato 28 aprile, a chiusura della settimana in cui si colloca il 67°anniversario della Liberazione, si terranno, a partire dalle ore 17, presso la Sala conferenze della Risiera di San Sabba, due importanti appuntamenti: la presentazione del volume “Tanto tu ritorni sempre. Ines Figini, la vita oltre il lager” e la lettura scenica “Paroledidonne ” Quando fu deportata, Ines Figini aveva meno di 22 anni. Non era ebrea, partigiana o antifascista, ma si era schierata a favore di alcuni compagni di lavoro durante uno sciopero. Così finì nei lager di Mauthausen, Auschwitz-Birkenau e Ravensbrück e infine in un ospedale militare, dove trascorse un anno e mezzo. Ha atteso più di cinquant’anni prima di parlare in pubblico della sua vicenda: ora la racconta in questo libro. È la storia di una famiglia ma è anche una storia di fabbriche; e di una città – Como – punto strategico per le forze nazifasciste. Di treni che partivano per mete ignote e di luoghi in cui l’umanità si divideva tra vittime e carnefici, fino a negare se stessa. È la storia di una persona a cui il lager non ha rubato l’anima e che ha ripreso a vivere. Che ogni anno torna là dove era stata reclusa. Che ricorda. E che, nonostante tutto, ha perdonato. La presentazione del libro di Ines Figini in Risiera ha una valenza simbolica particolare. In una vetrina della sala del Museo infatti, è custodita una striscia di carta che contiene i nomi di cinquanta deportate del lager di Ravensbrueck. La lista è stata vergata durante la prigionia dalla deportata triestina Albina Rosalia Poropat, che la rese pubblica solo dopo oltre mezzo secolo permettendo che venisse esposta. Uno dei nomi della lista è Ines Figini, all’epoca dell’arresto residente in Via Tommaso Grossi a Como. Saranno presenti gli autori del volume Mauro Colombo e Giovanna Caldara, e ci sarà un intervento video di Ines Figini.Ester Pacor (presidente della Consulta Femminile di Trieste) ed Edoarda Grego (coordinatrice del gruppo di lavoro che lo ha ideato) introdurranno le letture. Il commento musicale della lettura scenica è affidato a Margherita Berlanda, che eseguirà brani di J.S. Bach e D. Shostakovich.