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Il Premio d’Artista Mattador 2020  è un’opera di SABRINA MEZZAQUI

Il Premio d’Artista Mattador 2020 è un’opera di SABRINA MEZZAQUI

Si riconferma il legame speciale tra il Premio Mattador e l’arte. Fin dagli esordi, Mattador invita importanti autori dell’arte contemporanea per un riconoscimento unico da offrire ai suoi giovani vincitori. Un connubio, quello fra arte e cinema, che ha visto la sua massima realizzazione in occasione del decennale del Premio con una mostra al Museo Revoltella di Trieste. Inaugurata a ottobre 2019, e ancora oggi allestita, la mostra espone le opere pensate dagli artisti per Mattador e ispirate al percorso artistico di Matteo Caenazzo, cui il Premio è dedicato. Tra le opere, oltre a una selezione dei lavori di Matteo, ci sono quelle degli autori che hanno firmato il Premio d’Artista in questi primi dieci anni: Serse, Sergio Scabar, Stefano Graziani, Massimo Pulini, Massimo Kaufmann, Luigi Carboni, Massimo Bartolini, Remo Salvadori, Hans Op de Beeck, Loris Cecchini.

Sabrina Mezzaqui

La presentazione del catalogo “10 Anni di Premio d’Artista Mattador 2010-2019”, prevista inizialmente il 29 febbraio, si terrà nei prossimi mesi, appena la situazione sanitaria lo renderà possibile.

 

E nel 2020 si aggiunge un altro prestigioso nome all’albo del Premio d’Artista Mattador: si tratta di SABRINA MEZZAQUI. Sarà infatti una sua opera il riconoscimento che riceveranno i vincitori di questa edizione. Mezzaqui è un’artista riconosciuta nel panorama internazionale contemporaneo che, utilizzando diversi linguaggi, ha approfondito la materializzazione dello scorrere del tempo e ha incentrato la sua poetica sul rapporto con la scrittura. Nella sua pratica artistica i libri vengono trasfigurati in metafore visive che prendono corpo attraverso l’utilizzo di materiali semplici, come carta, stoffa, matite, pennarelli, fili e perline, richiamando il senso del fare manuale nella ripetizione per ore e ore di gesti minuti (ritagliare, piegare, ricamare, disegnare piccoli motivi). La combinazione fra la modalità del fare, spesso associata alle arti minori, e la pratica concettuale del rimettere al centro il senso della parola (brevi testi, memorie, riferimenti letterari), crea una nuova sintesi espressiva di grande impatto. Anche i suoi video raccontano di tempi lenti, registrando variazioni di luce o semplici fenomeni naturali come il pulviscolo nei pressi di una finestra socchiusa o le stelline riflesse dal sole sulle onde o la neve che cade.

 

Sabrina Mezzaqui è nata a Bologna nel 1964 e vive e lavora a Marzabotto. Ha esposto le sue opere a livello internazionale, con mostre personali e collettive, sperimentando negli ultimi anni modalità di lavoro condiviso. Lavora con la Galleria Continua San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana / Roma e la Galleria Massimo Minini di Brescia. Ha una lunga e lusinghiera storia di esposizioni in spazi pubblici in Italia: GAM, Torino; MART, Rovereto; Triennale, Milano; MAXXI, Roma; Castel Sant’Elmo, Napoli; Palazzo delle Papesse, Siena; Museion, Bolzano; Mambo, Bologna; e all’estero: PS1, New York USA; INOVA, Milwaukee WI; Musée Art Modern, Saint-Etienne F; One Severn Street, Birmingham GB; Raid Projects Gallery, Los Angeles CA; Istituto Italiano di Cultura MOCA, Buenos Aires ARG; Bengal Art Lounge, Dhaka Bangladesh IND.

 

L’undicesima edizione del Premio Mattador continua il suo percorso e, come previsto, il 19 e 20 giugno ci sarà la prima delle due tappe finali a Trieste. Con modalità consone alle ordinanze rispetto all’emergenza Covid, si riunirà la Giuria del Premio Mattador 2020, presieduta dalla regista Wilma Labate, con Armando Fumagalli (direttore Master in International screenwriting and production Università Cattolica, Milano), Andrea Rocco (consigliere amministrazione Cineuropa –  Bruxelles), Tamara Prandi (story editor, delegato di produzione Cattleya) e Sara Cavosi (ex vincitrice di Mattador e ora sceneggiatrice, autrice teatrale e radiofonica). In questa occasione verranno annunciati i nomi dei finalisti al miglior soggetto, che saranno poi premiati il 17 luglio insieme a tutti i vincitori delle quattro sezioni.

 

Mattador è dedicato a Matteo Caenazzo, giovane triestino, studente di decorazione pittorica al Liceo artistico Nordio della sua città e di cinema al corso di Tecniche artistiche e dello spettacolo alla Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, scomparso prematuramente il 28 giugno 2009. Nel suo nome e nelle sue passioni il Concorso di scrittura per il cinema si rivolge a giovani sceneggiatori, registi, illustratori e concept designer dai 16 ai 30 anni.

 

Il Premio MATTADOR è reso possibile grazie al contributo di MIBACT Direzione Generale Cinema, Regione Friuli Venezia Giulia, TurismoFVG, Comune di Trieste, Fondazione Kathleen Foreman Casali di Trieste, a donazioni private e quote associative. Maggiori informazioni sul sito www.premiomattador.it.

 

About Enrico Liotti

Giornalista Pubblicista dal 1978, pensionato di banca, impegnato nel sociale e nel giornalismo, collabora con riviste Piemontesi e Liguri da decenni.

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