Si è disputato il 4 luglio scorso il 1° AutoRaduno Storico Le Valli del Natisone, una manifestazione motoristica non agonistica e non competitiva nata con lo scopo di far conoscere le bellezze naturalistiche delle valli del fiume Natisone (in provincia di Udine) abbinata al connubio delle auto “diversamente giovani”.
Poche regole di partecipazione e un costo di iscrizione sicuramente non esorbitante, unito alla voglia di ripartenza dopo mesi di vuoto nel panorama automobilistico (ma non solo), hanno decretato il successo di questo evento che ha registrato l’en plein di iscritti lasciando putroppo insoddisfatti altri equipaggi che avrebbero voluto prendere il via. Un risultato inaspettato per gli organizzatori che hanno così visto ripagati i loro sforzi nel realizzare quello che all’inizio era un piccolo sogno diventato poi una splendida realtà.
L’Autofficina Venturini – zona industriale di Azzida (San Pietro al Natisone) – è stata il centro nevralgico della manifestazione ospitando iscrizioni, briefing e convivio finale; nel primo pomeriggio le vetture hanno iniziato a convergere verso l’officina portando l’immaginazione a fare un salto indetro nel tempo, all’orario prestabilito si sono poi dirette, con un breve trasferimento, nel centro dell’abitato di Azzida dove è stato dato il via ad un giro di 75 chilometri che ha portato gli equipaggi ad attraversare strade con paesaggi dal fascino indiscutibile ricalcando anche parecchi tratti delle mitiche prove speciali del Rally Alpi Orientali.
I 66 equipaggi partecipanti (60 vetture ultraventennali e 6 Abarth di recente immatricolazione) in uno splendido pomeriggio assolato si sono divertiti destreggiandosi con tabelle di marcia, controlli orari, controlli timbro, ecc.; il riordino, posto a metà percorso lungo le pendici del Monte Matajur, ha permesso una sosta per poter assaporare alcuni assaggi della cucina tipica locale, ripartenza quindi per la seconda parte del percorso attirando la simpatia di quanti a bordo strada osservavano il passaggio delle variegate vetture tirate a lucido per l’occasione .
Alcune immagini del raduno:
All’arrivo a Azzida i partecipanti hanno trovato ad attenderli un aperitivo (rigorosamente analcolico, come il resto della ristorazione in programma) che ha fatto da preludio alla cena all’aperto prevista all’Autofficina dove si è continuato a parlare di motori, roadbook e controlli orari, citando le sensazioni e le emozioni – a detta dei partecipanti più che positive – vissute durante il giro.
L’evento, organizzato dal G.S. Azzida con la collaborazione di Furlan_Wrc e Autofficina Venturini e con l’aiuto di alcuni volontari, è stato volutamente impostato senza alcuna velleità agonistica o competitiva ma ha comunque visto al via moltissime vetture interessanti, da una Lancia Flavia Coupe’ T. C. del 1964 ad un paio di Lancia Delta Evoluzione, ma anche una Fiat Topolino del 1953 che nonostante gli abbondantissimi tempi di settore accordati ai partecipanti ha accumulato ben 7 minuti di ritardo al primo C.O. causa l’inesistente potenza del mezzo che arrancava lungo le ripide salite delle valli del Natisone.
In partenza anche 2 Renault 5 Maxi Turbo (1 e 2), De Tomaso Pantera, Lancia Beta Montecarlo, Audi Quattro Sport e molte altre vetture di interesse storico ma quello che va sottolineato della manifestazione è la caparbietà degli organizzatori che nonostante le difficoltà dettate dall’emergenza Covid-19 sono riusciti a mettere in scena un evento risultato oltremodo soddisfacente per tutti i partecipanti che hanno chiesto a gran voce di poter nuovamente ritornare quanto prima su queste bellissime strade.
Dario Furlan