La pandemia del Coronavirus non ha frenato la voglia di musica dal vivo, semmai l’ha aumentata, soprattutto a causa dell’astinenza forzata a cui siamo stati sottoposti per un lungo periodo ma anche perchè la musica ci fa andare avanti distraendoci dalle difficoltà della vita quotidiana. Sono così ripresi gli spettacoli dal vivo, giustamente con tutte le limitazioni del caso, ma almeno si riesce finalmente a sentire qualcosa; è chiaro che assistere ad un concerto ora come ora è un po’ “castrante” dal punto di vista del divertimento, le limitazioni dettate dall’emergenza Coronavirs prevedono l’utilizzo delle mascherine oltre una certa ora, il distanziamento fra un posto e l’altro e non consentono di alzarsi in piedi durante lo spettacolo neanche solo per ballare un attimo a tempo di musica ma tant’è, questa è la triste realta e bisogna adeguarvisi. E vi si sono pazientemente adeguati gli spettatori che hanno recentemente assistito al concerto della Rino Gaetano Band in Piazza Grande a Palmanova, una serata all’insegna della nostalgia di questo straordinario cantautore, visionario e controcorrente fin che si vuole ma sicuramente un grande artista che con la sua musica ed i testi farciti da una buona dose di nonsense ha saputo raccontare veramente la vita di questo nostro martoriato paese.
La Rino Gaetano Band è un progetto fortemente voluto dai suoi famigliari (la sorella Anna e il nipote Alessandro) che hanno così voluto mantenere vivo il ricordo di Rino Gaetano, questo cantautore – ma anche cantastorie – che ha poi ispirato negli anni numerosi artisti che continuano a seguire le sue orme, segno questo dell’immortalità della sua musica.
L’evento, organizzato da Festival Giais on the Rock, in collaborazione con Zenit srl, Regione Friuli Venezia Giulia, Città di Palmanova e PromoTurismoFVG, ha arricchito il già sostanzioso programma di “Estate di Stelle”, una kermesse con una serie di appuntamenti che da luglio a settembre ha vivacizzato la città Patrimonio Unesco di Palmanova, aggiungendosi alle serate di musica live a beneficio anche del commercio locale che ha particolarmente apprezzato gli sforzi degli organizzatori.
La carriera, purtroppo non lunghissima, di Rino Gaetano è stata costellata da numerosi successi, il più famoso è stato sicuramente il sanremese “Gianna”, una brano non particolarmente amato da Rino ma che lo ha fatto conoscere al grande pubblico. Il cantautore crotonese è stato però capace di scrivere molti altri brani, alcuni meno noti ma altrettanto significativi, e proprio con uno di questi Agapito Malteni il ferroviere la Rino Gaetano Band ha aperto il concerto di Palmanova, la storia dell’utopistico ferroviere di Manfredonia è stata subito applauditissima dal pubblico tanto da stupire la stessa Band per il calore che il popolo del nord, solitamente ritenuto freddo, ha dimostrato già dal primo brano. Con il secondo pezzo E io ci stò – più conosciuto e ritmato – la Rino Gaetano Band ha fatto capire come sarebbe proseguita la serata: un sound energico e coinvolgente, con la possente batteria di Marco Rovinelli a scandire il tempo con la collaborazione del basso di Fabio Fraschini e il sapiente lavoro alle tastiere di Michele Amadori ad accompagnare le voci e le chitarre di Alessandro Gaetano greyVision e Ivan Almadori supportati dalla chitarra elettrica di Alberto Lombardi a reinterpretare quei brani e quelle melodie tanto care a Rino Gaetano con grinta ed energia.
Sono seguite poi la dolcissima Scusa Mary e Spandi spendi effendi prima di Aida”, cantata in coro dal pubblico che diligentemente ha continuato ad occupare la propria posizione, un brano che in quattro strofe racconta magistralmente l’Italia di quell’epoca. La serata è proseguita poi con le hit del cantautore calabro-romano, Ahi Maria, Berta Filava, Sei ottavi, Nuntereggae più, E cantava le canzoni e molte altre ancora fino a chiudere con Fiorivi, sfiorivano le viole, non poteva però mancare l’ulteriore bis con Ma il cielo è sempre più blu, un inno alla speranza, sempre più che mai attuale (recentemente reinterpretata da oltre 50 star della musica italiana e dallo stesso Alessandro Gaetano, a supporto della Croce Rossa per una iniziativa legata all’emergenza Covid).
Intorno alla mezzanotte la band ha salutato definitivamente il pubblico che assistito dall’impeccabile servizio d’ordine messo in campo da Azalea ha lasciato la piazza restituendogli quell’aurea magica che la notte gli sa dare mentre le note delle indimenticabili canzoni di Rino continuavano a riecheggiare nella mente di chi ha scelto di passare una bellissima serata con la Rino Gaetano Band.
Servizio e foto: Dario Furlan