In questo tempo in cui le nostre abitudini di vita hanno subito tante limitazioni e cambiamenti è significativo che la 39a edizione delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone, una Limited Edition in streaming dal 3 al 10 ottobre sulla piattaforma MyMovies (raggiungibile dal sito del festival www.giornatedelcinemamuto.it) abbiano scelto di inaugurare il programma con una selezione di cortometraggi di viaggio.
Se infatti fino a ieri era normale prendere un treno o un aereo per raggiungere qualunque meta, oggi tutto questo o non è più possibile per tanti luoghi del mondo o, comunque, uscire dalla propria città o dal proprio paese viene vissuto dalla maggior parte delle persone con inquietudine se non con paura. Sperando che l’incantesimo malvagio che ci avvolge si spezzi quanto prima, abbiamo uno strumento formidabile di resilienza: l’immaginazione. Quella qualità già evocata da letterati come Xavier de Maistre nel “Viaggio attorno alla mia stanza” e teorizzata da W. Somerset Maugham che arriva ad affermare che “il viaggiatore saggio viaggia solo con l’immaginazione”.
Fin dalle origini il cinema è stato una finestra sul mondo, quello prossimo e quello più lontano. Così la selezione delle Giornate, curata dal direttore Jay Weissberg con il contributo di tanti archivi europei, non è un mero campionario di luoghi esotici (c’è però Il Cairo con tutto il suo corollario di suggestioni orientaliste tanto di moda agli inizi del secolo scorso) ma è soprattutto un viaggio nella cara vecchia Europa, dalla Polonia al Belgio, da Londra a Praga. E non poteva mancare New York in un filmato proveniente dal Museum of Modern Art del 1911, quando la città vive un momento di trasformazione epocale, nelle strade circolano automobili insieme a carretti trainati da cavalli e i grattacieli sorgono come funghi.
Infine una segnalazione per il cortometraggio animato della Pathé, Un Voyage abracadabrant, in qualche modo progenitore di Up della Disney con la sua casa volante, e per un film su Trieste che ci porta, per così dire, nel cortile di casa della nostra regione. Il filmato conservato alla Cineteca del Friuli rappresenta una nota dissonante nel contesto del programma, sia perché non appartiene all’epoca del muto (è del 1939 e la copia esistente ha perduto il sonoro) ma soprattutto perché ci ammonisce che la nostalgia può diventare un pericolo quando è disgiunta dalla memoria storica. Il viaggio sul mare di Trieste e i suoi stabilimenti balneari, passando dai classici luoghi ameni di Sistiana, Grignano, Miramare, finisce nel nuovo Bagno Ausonia Savoia, una struttura moderna e alla moda. C’è anche una piscina con due grandi ritratti di Mussolini accostati alle svastiche naziste. Le leggi razziali erano state promulgate neanche un anno prima a poche centinaia di metri dal bagno Ausonia, nella piazza dell’Unità, dal Duce in persona. I corti di viaggio sono online sabato 3 ottobre a partire dalle 17 e resteranno disponibili per 24 ore.
Il lungometraggio che segue (a partire dalle 20.30) è Penrod and Sam, del 1923, un autentico gioiello, “uno studio fresco e divertente della turbolenta energia infantile”. Interpretato da bambini straordinari, divenne un modello per tutti i film sull’infanzia che sono stati realizzati dopo, a partire da Skippy, primo film di bambini a vincere l’Oscar nel 1931. Tratto dai racconti di Booth Tarkington e incentrato sulle avventure e l’amicizia di un gruppo di monelli nell’America degli anni Venti, Penrod and Sam colpisce anche perché riesce a evitare molti degli stereotipi razziali dell’epoca, in particolare nella caratterizzazione dei due bambini afroamericani, interpretati da Eugene Jackson e Joe McCray. Il regista di Penrod and Sam, William Beaudine, cominciò come attore nel cinema nel 1909, fu assistente di D.W. Griffith, poi come regista lavorò con le maggiori compagnie, dirigendo star come Mary Pickford. Negli anni ’30 si trasferì in Inghilterra per ritornare definitivamente a Hollywood nel 1937, distinguendosi per la sua rapidità ed efficienza. Per il suo contributo all’industria cinematografica gli è stata assegnata una stella sulla Hollywood Walk of Fame. Beaudine considerò sempre Penrod and Sam uno dei suoi film più riusciti ma non poté mai rivederlo prima che una copia venisse ritrovata e restaurata alla Library of Congress solo un paio di anni fa.
Dopo la visione dei film, da non perdere gli approfondimenti live con il direttore del festival in dialogo con esperti, archivisti, musicisti. Per il programma di viaggi saranno in collegamento la storica del cinema Jennifer Lynn Peterson da Los Angeles e il musicista José María Serralde Ruiz da Città del Messico. Per parlare di Penrod and Sam, interverranno dagli Stati Uniti Katherine Fusco, docente all’Università del Nevada a Reno, e David Pierce della Library of Congress; da Londra il musicista Stephen Horne.
Le Giornate del Cinema Muto sono realizzate grazie al sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per il Cinema, del Comune di Pordenone, della Camera di Commercio Pordenone-Udine e della Fondazione Friuli.