Si è conclusa la 18^ edizione di Rallylegend, la più sofferta a livello organizzativo causa la ben nota pandemia mondiale che non ha mancato di far sentire i suoi contraccolpi anche nella piccola Repubblica del Titano, costringendo addirittura gli organizzatori a cambiare la data dell’evento a poco più di un mese dalla manifestazione.
Il Covid-19 ha anche fatto mancare buona parte degli affezionati piloti stranieri ma non per questo l’edizione 2020 ne è risultata sminuita, numerosi infatti i piloti italiani che hanno dato la loro adesione e ne hanno così compensato la mancanza; campioni come Franco Cunico, Renato Travaglia, l’immancabile Miki Biasion, Simone Campedelli e molti altri ancora deliziato il pubblico con la loro presenza ma soprattutto con la loro guida spettacolare. Da rilevare che, seppur in misura minore, la presenza di piloti stranieri non è mancata, alcuni anche di altissimo livello come ad esempio il grande Ari Vatanen, che per l’occasione ha ritrovato sul sedile di destra la sua storica navigatrice Fabrizia Pons, e Francois Delecour alla guida di una inedita Renaul Alpine A110 R-GT, pure Ken Block – dopo l’esperienza dello scorso anno – non ha voluto mancare all’appuntamento sammarinese con la sua Ford Escort Cosworth “Cossie”.
Molti sono i detrattori di questo evento che non lo considerano un rally vero e proprio, però – come ha anche scritto recentemente qualcuno su un noto canale social – Rallylegend è molto molto di più, siamo d’accordo che rispetto ad una gara di un qualsiasi campionato qui prevale lo show ma è proprio questo a rendere unico Rallylegend, la formula che include comunque la lotta contro il cronometro ha come valore aggiunto il divertimento dell’arte del “traverso”, l’incontro con i campioni del presente e del passato, la passeggiata nel Village, il tutto in un contesto moderno che strizza l’occhio a quelli che furono i rally di un tempo e in una location unica; insomma è la formula che piace al grande pubblico, con buona pace di chi non ama questa manifestazione che negli anni è riuscita a calamitare l’attenziaone a livello globale.
Nonostante tutte le difficoltà dettate dalla citata pandemia lo staff capitanato da Paolo Valli e Vito Piarulli ha messo in scena uno spettacolo che, con i dovuti accorgimenti, è riuscito a rispettare ampiamente le aspetttive e ad offrire ciò che il pubblico voleva: macchine e piloti da sogno a profusione, tanto divertimento e un pizzico di follia.
Venendo ai risultati sportivi, l’americano Ken Block si è imposto anche quest’anno nel Legend Show, la speciale classifica che premia chi interpreta in maniera pià spettacolare – quindi, in sbandata controllata (in gergo: in derapata) – le due rotonde nei pressi del Village il giovedì sera, non c’è da stupirsi che l’artista dei video in controsterzo si sia aggiudicato nuovamente il titolo ma lo stesso Ken Block ha poi puntato al sodo imponendosi anche nella categoria MYTH, aggiudicandosi tutte le prove speciali in programma con una guida più pulita ma redditizia a livello cronometrico a discapito però dello spettacolo che il pubblico si attendeva da lui.
Al secondo posto delle MYTH l’equipaggio Boroli – Imerito con la loro stupenda Subaru Impreza 555, seguiti dal fenomenale Renato Travaglia che con la Ford Sierra Cosworth di RB Motorsport è salito sul terzo gradino del podio, quarto posto di rilievo per Franco Cunico, anch’egli su una Sierra Cosworth di RB Motorsport.
Si dice “largo ai giovani” e il talentuoso giovane francese Adrien Fourmaux ha preso alla lettera il detto popolare andando a vincere la categoria WRC con la Ford Fiesta WRC Plus ufficiale messagli a disposizione da M-Sport, seguito da “Il Valli” su Hyundai i20 WRC del 2016 del team HMI; un grande risultato per “Il Valli” che ci ha messo veramente anima e corpo per agguantare il secondo gradino del podio.
Altra categoria, altro vincitore, parliamo della HYSTORIC conquistata dall’equipaggio Bianchini-Paganoni sulla splendida Lancia Rally 037, secondo invece Stefano Rosati con la sua inseparabile Talbot Sunbeam Lotus, sempre molto spettacolare sulle strade di casa.
Citiamo infine Battiato-Battiato, vincitori della categoria HERITAGE con una bellissima Lancia Fulvia HF, ma per un riepilogo dei risultati vi rimandiamo al servizio già pubblicato da questa testata in quanto ora vorremmo spendere due parole sul pubblico che è il vero motore di Rallylegend.
Pubblico che ha dovuto fare i conti con le disposizioni riguardanti il Covid-19 e con il già citato cambio di data della manifestazione ma che non ha voluto mancare all’appuntamento con lo spettacolo organizzato nell’antica terra della libertà per vivere una full immersion di rally con entusiasmo e passione.
Frank Kelly e Paolo Diana sono oramai due istituzioni di Rallylegend:
Le circostanze hanno fatto si che il numero di spettatori fosse inferiore agli anni scorsi – e non poteva essere altrimenti – ma il calore del pubblico non è di certo mancato lungo le prove speciali, accampamenti improvvisati un po’ ovunque, applausi, incitamenti e fumogeni vari a colorare le notti del Legend e il Village sempre affollatissimo sono stati il segno che anche quest’anno Rallylegend – adeguandosi al momento storico – ha centrato l’obiettivo: mandare in scena il festival del controsterzo ma sempre nel rispetto delle normative antiCovid.
Dario Furlan