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Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia Fino al 6 gen. Perugia a Palazzo Baldeschi

Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia Fino al 6 gen. Perugia a Palazzo Baldeschi

Un motivo in più per visitare la mostra “Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia”, in programma fino al 6 gennaio 2021 presso Palazzo Baldeschi a Perugia, è l’innovativo catalogo Happy Touch che può essere acquistato da tutti i visitatori al bookshop.

L’esposizione, organizzata dalla Fondazione CariPerugia Arte e dall’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” per rendere omaggio a Raffaello Sanzio nei 500 anni dalla sua scomparsa, è corredata da questo speciale catalogo realizzato da Fabrizio Fabbri Editore insieme allo stampatore Graphic Masters, in collaborazione con tre laboratori di analisi certificati, attraverso un innovativo sistema di stampa antibatterica e antifungina, capace quindi di abbattere la carica batterica, le particelle infettive e alcuni tra i principali agenti microbici e fungini, così da garantire la massima sicurezza e salubrità del prodotto a stampa.

 

Sviluppato durante il periodo di lockdown, che ha portato inevitabilmente tutti noi a riflettere con maggiore attenzione sull’importanza del benessere e della salute delle persone, Happy Touch nasce proprio dall’impegno di voler offrire un sistema di stampa sicuro e certificato: la formula Happy Touch è realizzata grazie all’impiego di un mix di prodotti sanificanti in grado di creare una barriera protettiva ad ampio spettro inospitale per batteri, particelle infettive e spore. Le possibilità di applicazione sono quindi sostanzialmente illimitate: trattandosi di un vero e proprio sistema di stampa protettiva, questa tecnologia può essere impiegata in tutti i più comuni strumenti di comunicazione cartacea e nella cartotecnica, con ambiti di impiego che spaziano da quello commerciale a quello scolastico, da quello del food a quello medico, passando per i prodotti di bellezzaq senza tralasciare l’ambito farmaceutico.

 

Il catalogo Happy Touch è in vendita in tutte le sedi della Fondazione CariPerugia Arte e presso Palazzo Baldeschi al Corso di Perugia, dove la mostra “Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia” offre a tutti i visitatori un’esperienza unica tra reale e virtuale: il sommo artista italiano viene presentato infatti in una versione digitale senz’altro coinvolgente, con l’eccezionale possibilità di poter ammirare, a Perugia, tutte ma proprio tutte le opere legate all’Umbria, oggi conservate nei più importanti musei del mondo. Non solo: la sua eredità artistica viene raccontata attraverso la produzione dei grandi maestri di cui fu fonte di ispirazione.

 

La mostra, infatti, è divisa in due sezioni: la prima, a cura di Francesco Federico Mancini, con la regia della Fondazione CariPerugia Arte e il contributo della Soprintendenza Archivistica dell’Umbria e delle Marche e dell’Archivio di Stato di Perugia, regala un’esperienza immersiva dove si possono ammirare in sequenza tutte le opere umbre del Maestro permettendo ai visitatori di esplorarne anche i dettagli, accompagnati da informazioni lette da una voce narrante; in un’altra sala, poi, sempre grazie alla magia degli effetti multimediali, partendo da famosi ritratti alcuni attori in costume rinascimentale portano in scena il pittore urbinate attraverso due dialoghi. Infine, fiore all’occhiello della mostra, tre prestigiose opere del Rinascimento umbro appartenenti alla collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e realizzate da tre maestri a cui Raffaello si ispira e con i quali si relaziona quando arriva in Umbria: la Madonna col Bambino e due cherubini di Perugino, la Madonna con il Bambino e San Giovannino di Pintoricchio e il Santo Stefano lapidato di Luca Signorelli.

 

La seconda sezione, dal sottotitolo “L’Accademia di Perugia e Raffaello: da Minardi e Wicar al Novecento” realizzata dall’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia e curata da Alessandra Migliorati, Stefania Petrillo e Saverio Ricci, con il coordinamento di Giovanni Manuali, conservatore dei Beni dell’Accademia, si articola invece in quattro parti tematiche e cronologiche che vogliono mostrare e dimostrare come, per tutto l’Ottocento, Perugia, grazie alla presenza di Tommaso Minardi, fu un epicentro insieme a Roma della corrente purista e del ritorno all’arte di ispirazione religiosa. Dopo un’antologia di autoritratti degli artisti che si ispirarono a Raffaello, il percorso espositivo si snoda in tre sezioni rispettivamente dedicate a Il culto di Raffaello tra classicismo e purismo, con opere della scuola di Baldassare Orsini, di Tommaso  Minardi e di Wicar; Raffaello ‘docet’: la copia e l’invenzione, che ripercorre la lunga stagione dell’Accademia di Perugia fiorita sulla feconda eredità lasciata da Tommaso Minardi; Raffaello nelle arti applicate e nella decorazione murale, che presenta al pubblico una variegata e sorprendente scelta di opere dagli inizi del XIX secolo al primo Novecento.

About Enrico Liotti

Giornalista Pubblicista dal 1978, pensionato di banca, impegnato nel sociale e nel giornalismo, collabora con riviste Piemontesi e Liguri da decenni.

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