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ALLO SCRITTORE E GIORNALISTA  PAOLO RUMIZ  DEDICA 2021  27.EDIZIONE
Paolo Rumiz

ALLO SCRITTORE E GIORNALISTA PAOLO RUMIZ DEDICA 2021 27.EDIZIONE

Sarà Paolo Rumiz, giornalista, scrittore, viaggiatore, una lunga carriera costellata di numerosi premi e riconoscimenti, il protagonista di Dedica 2021, il festival organizzato dall’associazione culturale Thesis di Pordenone, in programma quest’anno dal 16 al 23 ottobre 2021.

Con Paolo Rumiz – spiega il curatore di Dedicafestival, Claudio Cattaruzza – vorremmo focalizzare l’attenzione su quella che viene definita, anche se non amo molto le classificazioni di categoria, letteratura di viaggio o anche reportage narrativo. L’autore, con inimitabile capacità, sa raccontare il mondo, conducendo il lettore dentro i luoghi e le persone. I reportage di Paolo Rumiz non si limitano a descrivere ma emozionano, fanno nascere il desiderio di conoscere, di approfondire. Un talento narrativo di eccezione, ben sintetizzato nelle parole con cui è stato ritratto come un triestino affamato di incontri e di umanità. Rumiz intende il viaggio “come opportunità per conoscere se stessi – ancora Cattaruzza – come mezzo di dialogo e di confronto con l’altro nel rispetto delle identità specifiche di ognuno, temi questi e sensibilità che appartengono da sempre allo spirito del nostro festival. La sua è una narrazione che vive nell’attualità ma che incontra la memoria, altro elemento che riteniamo di assoluta importanza. Cerco – sono parole di Rumiz – di trovare traccia delle mie radici nei luoghi che visito, di intravedere il volto dei miei antenati nelle persone che incontro”.

ORGANIZZATORI E PARTNER DEL FESTIVAL, CHE RINNOVA IL SUO FORMAT, ORIGINALE E UNICO. Organizzata dall’associazione culturale Thesis con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Pordenone e della Fondazione Friuli, cui si aggiungono lo special partner Servizi Cgn e altri soggetti privati, la rassegna monografica, giunta alla 27.edizione, rinnoverà il format che rimane un unicum nel panorama dei festival letterari europei. Saranno ancora una volta otto giorni di incontri, conferenze, letture teatrali, musica, mostre, a tu per tu con il protagonista e con i personaggi legati al suo mondo.

ECCEZIONALMENTE AD OTTOBRE 2021, CON TAPPE NEL CORSO DELL’ANNO. Dato il perdurare della situazione legata alla persistenza della pandemia COVID 19, abbiamo deciso di spostare Dedica dalla consueta collocazione di marzo al mese di ottobre – spiega il presidente di Thesis Antonino Frusteri – confidando in un festival in presenza ed evitando il più possibile sovrapposizioni con altri eventi in regione. Sarà, quella del 2021, un’edizione caratterizzata da un programma con diverse tappe nel corso dell’anno: abbiamo già avviato il progetto con le scuole superiori, che si concluderà con la fine dell’anno scolastico; in primavera prevediamo di far partire anche l’attività con le scuole primarie, e – conclude Frusteri – contiamo di proporre le anteprime di Dedica entro l’estate. È una situazione eccezionale quella che stiamo vivendo, ma lavoriamo per superarla, nella speranza di ritrovare, nel 2022, quella normalità che per noi significa organizzare DedicaFestival in marzo e con la partecipazione del pubblico.

DEDICACARD, SOSTEGNI E AGEVOLAZIONI. Nel frattempo, con un piccolo contributo
è possibile sostenere le iniziative di Thesis, fra cui Dedica, e ricevere in omaggio la Dedicacard nominativa, valida per il 2021 (si può sottoscrivere sia on-line sia a Pordenone nella sede di Thesis, in Piazza della Motta 2 e nelle librerie Einaudi-Giavedoni e Quo Vadis?) che garantisce per tutto l’anno sconti nelle librerie partner e nei negozi convenzionati a Udine e a Pordenone. Durante il festival consente inoltre di prenotare il posto per gli eventi a pagamento, eventuali riduzioni sul prezzo del biglietto, accesso preferenziale agli eventi a ingresso libero e, per i soci straordinari, l’ingresso gratuito al concerto conclusivo del festival e la monografia Dedica a Paolo Rumiz. Regolamento, dettagli e informazioni su www.dedicafestival.it (sezione Partecipa).

RUMIZ Paolo, writer
© BASSO CANNARSA

PAOLO RUMIZ, BIOGRAFIA. Paolo Rumiz, che si è detto “onorato e molto contento” di essere al centro di Dedica 2021, è il quarto fra gli scrittori italiani protagonisti in 27 anni di storia del festival (gli altri sono stati Claudio Magris, Dacia Maraini e Antonio Tabucchi, preceduti, nei primi anni della rassegna – quando era focalizzata sulla realtà del teatro di ricerca – da Moni Ovadia, Laboratorio Teatro Settimo, Cesare Lievi e la Compagnia Teatrale I Magazzini).

Giornalista e scrittore, Rumiz nasce a Trieste nel 1947. Inviato speciale de “Il Piccolo” di Trieste e in seguito editorialista di “La Repubblica”, ha seguito gli eventi politici che, a partire dagli anni Ottanta, hanno portato a laceranti conflitti e alle successive trasformazioni nell’area balcanica. Nel 2001 è inviato ad Islamabad e Kabul per documentare il conflitto afghano. È autore di reportage giornalistici, di libri di viaggio e di narrativa. Per i suoi lavori ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra i quali Il Premio Hemingway (1993), Premio Max David 1994 come migliore inviato italiano dell’anno (1994), Premio Capri – San Michele (2003), Premio Giornalistico Marco Luchetta (2006), Premio Chatwin (2007), Premio Lawrence (2012), Premio ANA – Giornalista dell’anno (2013), Premio Procida-Isola di Arturo – Elsa Morante ( 2016).

PAOLO RUMIZ, BIBLIOGRAFIA

Danubio. Storie di una nuova Europa, Studio Tesi, 1990; La linea dei mirtilli. Storie dentro la storia di un paese che non c’è più, Editori Riuniti, 1993 e (nuova edizione riveduta) 1997; Vento di terra. Istria e Fiume, appunti di viaggio tra i Balcani e il Mediterraneo, Mgs Press, 1994 e 2007 e BEE, 2020; Maschere per un massacro. Quello che non abbiamo voluto sapere della guerra in Jugoslavia, Editori Riuniti, 1996-1999 e (con una nuova introduzione dell’Autore) Feltrinelli, 2011; Fotoreporter italiani nell’ex Jugoslavia, con Carlo Cerchioli, Petruzzi Editore, 1996; La secessione leggera. Dove nasce la rabbia del profondo Nord, Editori Riuniti, 1997 e Feltrinelli, 2001; Tre uomini in bicicletta, con Francesco Altan, Feltrinelli, 2002 e 2014; È Oriente, Feltrinelli, 2003 e 2005;

Gerusalemme perduta, con Monika Bulaj, Frassinelli, 2005;

La leggenda dei monti naviganti, Feltrinelli, 2007 e 2011;

Annibale. Un viaggio, Feltrinelli, 2008; L’Italia in seconda classe, Feltrinelli, 2009 e 2010; La cotogna di Istanbul. Ballata per tre uomini e una donna, Feltrinelli, 2010 e (nuova edizione completamente riveduta) 2012; Il bene ostinato, Feltrinelli, 2011e 2013; Trans Europa Express, Feltrinelli, 2012 e 2015; A piedi, Milano, Feltrinelli, 2011; Morimondo, Milano, Feltrinelli, 2013 e 2015; Come cavalli che dormono in piedi, Feltrinelli, 2014 e 2016; Il Ciclope, Feltrinelli, 2015 e 2017; Appia, Feltrinelli, 2016 e 2017; Dal libro dell’Esodo, con Cécile Kyenge, Edizioni Piemme, 2016; La Regina del Silenzio, La Nave di Teseo, 2017; Il filo infinito, Feltrinelli, 2019; Il veliero sul tetto. Appunti per una clausura, Feltrinelli, 2020.

I “DEDICATI” DELLE EDIZIONI PRECEDENTI

Giunta alla 27. edizione,

la manifestazione ha esordito con protagonisti del teatro di ricerca

per poi passare nel 1998 a Moni Ovadia, nel 1999 a Claudio Magris, nel 2000 a Dacia Maraini, nel 2001 ad Antonio Tabucchi, nel 2002 ad Amin Maalouf, nel 2003 a Vassilis Vassilikos, nel 2004 ad Assia Djebar, nel 2005 a Paco Ignacio Taibo II, nel 2006 ad Anita Desai, nel 2007 ad Amos Oz, nel 2008 a Nadine Gordimer, nel 2009 a Paul Auster, nel 2010 a Hans Magnus Enzensberger, nel 2011 a Cees Nooteboom, nel 2102 a Wole Soyinka, nel 2013 a Javier Cercas, nel 2014 a Tahar Ben Jelloun, nel 2015 a Luis Sepúlveda, nel 2016 a Yasmina Khadra, nel 2017 a Björn Larsson, nel 2018 ad Atiq Rahimi, nel 2019 a Gioconda Belli, nel 2020 a Hisham Matar

INFORMAZIONI

Thesis Associazione Culturale, Pordenone, tel. 0434 26236

[email protected], www.dedicafestival.it

Facebook: Dedica festival Pordenone

Twitter: @dedicafestival

Instagram: dedica_festival

Youtube: Dedica Festival

E.L.

About Enrico Liotti

Giornalista Pubblicista dal 1978, pensionato di banca, impegnato nel sociale e nel giornalismo, collabora con riviste Piemontesi e Liguri da decenni.

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