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Anche il Comune di Pordenone aderisce a “M’illumino di meno” sensibilizzando i cittadini sul risparmio energetico

Anche il Comune di Pordenone aderisce a “M’illumino di meno” sensibilizzando i cittadini sul risparmio energetico

Il Comune di Pordenone aderisce a “M’illumino di meno”, la giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili ideata nel 2005 dalla trasmissione radiofonica Caterpillar. Quest’anno si celebra venerdì 26 marzo e dalle 18 alle 20 saranno spente le luci di alcuni edifici pubblici in città. A Pordenone si disattiveranno i fari che illuminano il Municipio, il campanile di San Marco, il Museo delle Scienze, l’ex Convento di San Francesco, la Galleria Harry Bertoia e Palazzo Cossetti.

Un oscuramento non solo simbolico, ma anche concreto con cui si invita a spegnere le luci che non sono indispensabili e a ripensare ai consumi. L’iniziativa vuol sensibilizzare anche i Cittadini invitandoli a condividere i contenuti del Decalogo per il risparmio energetico e per uno stile di vita sostenibile: quindi si suggerisce di spegnere le luci quando non servono e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici; sbrinare frequentemente il frigorifero; tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l’aria; mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l’acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola; se si ha troppo caldo abbassare i termosifoni invece di aprire le finestre; ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria; utilizzare le tende per creare intercapedini davanti ai vetri, gli infissi, le porte esterne; non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni; inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni; utilizzare l’automobile il meno possibile, condividerla con chi fa lo stesso tragitto e un undicesimo nuovo punto: utilizzare la bicicletta per gli spostamenti in città.

L’edizione 2021 è dedicata al Salto di specie: l’evoluzione ecologica nel nostro modo di vivere che dobbiamo assolutamente fare per uscire migliori dalla pandemia”. Quindi passare dalle energie fossili alle rinnovabili; promuovere la mobilità sostenibilee il risparmio energetico, realizzare il cappotto termico che riduce i consumi di casa, riciclare, ridurre, riconvertire. È salto di specie la raccolta differenziata e la riduzione dei rifiuti fino a rifiuti zero, l’economia circolare, la riduzione degli sprechi alimentari. È salto di specie piantare alberi e rendere le città più resilienti, consumare meno e meglio, investire eticamente. ridurre il consumo di suolo e tutelare il paesaggio. Inoltre, gli studenti sono invitati a raccontare i piccoli e grandi salti evolutivi avvenuti durante la pandemia: dalla didattica a distanza alle passeggiate nella natura, dalle chat di gruppo alla vita in famiglia.

About Dario Furlan

Fotografo free lance e giornalista pubblicista. Segue da anni il panorama musicale internazionale - ma anche locale - con particolare predilezione per quanto riguarda il rock (in tutte le sue derivazioni), il folk ed il blues nonché la musica in lingua friulana. Cultore di "motori e rally", dei quali vanta una conoscenza ultradecennale, è anche atleta nella disciplina ciclistica della mountain bike.

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