Definiamo, uniamo, dividiamo il nostro mondo con unità di misura che ci aiutano a ricordare, a tentare di governare qualcosa di più grande di noi. Così è il tempo, così sono i giorni, gli anni. 10 anni fa, nel 2011, depositammo al Tribunale di Udine la richiesta di registrazione di questa Nostra testata giornalistica, Il Discorso, perché ritenevamo (e riteniamo ancora) che “le cose sono invisibili senza la luce, le parole sono vuote senza un discorso”.
Tutto nacque dalla passione per il calcetto del venerdì. Ci trovavamo ogni settimana alle 22 per fantastiche battaglie tra amici che iniziammo a filmare e raccontare sul nostro primo sito CalcettoUdine.
Comprai le telecamere, Carlo Liotti iniziò a fare il montaggio e Maksim Sinik programmò il sito. Le pagelle facevano da contorno ad uno spirito di condivisione che ancora oggi ci anima solo al ricordo.
Il padre di Carlo, Enrico, era da anni giornalista pubblicista e ci propose di rendere la rubrica sulle nostre partite una testata, in modo da dare maggiore sostanza al nostro progetto. Cogliemmo al volo l’occasione ma cercammo qualcosa di più grande: uno spazio bianco sul web su cui poter scrivere storie di cultura, spettacolo, politica, viaggi, sport, su cui segnare i primi schizzi della nostra giovane vita e di chiunque avesse voluto esprimersi. Da campo di calcetto a trampolino di lancio per le passioni di chi avesse bussato alla nostra porta.
Il nome, Il Discorso, lo proposi come simbolo fluente, sorgente concreta, insieme di concetti e valori che costituiscono la razionalità umana. Allo stesso tempo è una parola molto utilizzata nel parlato, di chiara e distinta pronuncia: “spiegami meglio il discorso”, “cambiamo discorso”. Mi meravigliai che nessuno l’avesse già preso.
Da lì iniziarono a scrivere molte persone, le porte del mondo iniziarono ad aprirsi, invitai nella nostra avventura Paolo Locatelli per l’Opera e Rudi Buset per seguire l’Udinese allo stadio Friuli. Aprimmo il presente in due e ci vedemmo il nostro futuro, a ciascuno il proprio.
In 10 anni Enrico Liotti, il nostro direttore, la nostra base sicura e costante, ha costruito e mantenuto un gruppo pieno di passione e dedizione, coinvolgendo tra i tanti Dario e Guendy Furlan, Vito Di Giorgio, Alessandro Marotta, Emanuele Casamassima, Maria Teresa Ruotolo, Alberta Gallo, fino a Luca Fasano. Ringraziamo e ricordiamo tutti coloro hanno collaborato con noi, con le loro trasferte per accrediti e appassionati articoli.
Dal 2020 facciamo parte dell’APS Brainery Academy, ora nostro editore. Lavoriamo per un nuovo periodo di rinascita, ripartendo dallo spirito con cui siamo nati: dare spazio a chi cerca il cielo per dipingere il proprio sole. Mai solo.
Federico Gangi