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La nuova arena della Juventus, tra esempio e innovazione

Ci siamo. La nave spaziale sta scaldando i motori pronta per partire, l’equipaggio si sta formando (gli abbonamenti per ora venduti sono 4000 dal 21 giugno al 24 giugno, hanno fatto seguito alla prelazione esercitata dai club doc con circa 9000 tessere rinnovate più i 3000 abbonamenti premium). Settembre è alle porte e il nuovo stadio della Juventus è pronto per il famoso taglio del nastro.
Questa meraviglia di architettura e tecnologia è stata concepita tutta a favore dell’ecologia e del risparmio energetico puntando su efficienza e innovazione, anche sui materiali. Secondo i dati forniti dal sito ufficiale della Juventus, il progetto è realizzato nel pieno rispetto dell’ambiente. L’energia necessaria per lo stadio sarà prodotta da fonti solari attraverso pannelli fotovoltaici, inoltre l’obiettivo è ridurre i consumi e aumentare il recupero dell’acqua utilizzata per la gestione dell’impianto sportivo. Altro risultato è il riutilizzo del materiale proveniente dal vecchio “Delle Alpi”, nell’ottica della riduzione della produzione di rifiuti. L’araba fenice è risorta ancora più maestosa e più bella. Infatti il nuovo stadio è stato eretto utilizzando le vecchie componenti.
Per quanto riguarda la copertura, i lucernari sono stati realizzati con un materiale innovativo ETFE ovvero Etilene Tetrafluoro Etilene materiale di nuova concezione, utilizzato anche per il tetto del Centro Acquatico Nazionale di Pechino, in funzione per la XXIX Olimpiade. Altro materiale usato costituisce una membrana in PVC che consente la crescita ottimale del manto erboso.

Come i ponti stralla­ti la copertura di circa 3000 tonnellate resta “sospesa” grazie ai due pennoni che dominano lo stadio. La superficie delle pare­ti esterne non sarà unica, ma composta da la­miere di Alucobond in alluminio e materiale sintetico che cambia tonalità in base alla luce del Sole. Si tratta di un composto di materiali mediante una tecnologia stile sandwich con strati di alluminio alternati a resina che naturalmente riduce il peso totale ottendo trasparenza, leggerezza, resistenza, oltre ad isolare più del vetro. Gli spalti avranno la forma di ali di aereo opportunamente realizzati e profilati mediante l’utilizzo della galleria del vento: in questo modo sarà possibile vedere il campo in maniera ottimale sia di giorno che di sera ed inoltre la radiazione solare agirà indisturbata per la crescita dell’erba.

Elemento che non mancherà nella casa della Signora è il lusso, i salotti della Tribuna Ovest sembrano ambienti da albergo a cinque stelle.
Ma ci pensate: un impianto che ospiterà fino a 42000 persone, senza considerare il museo che sorgerà accanto e senza considerare l’area commerciale che farà da cornice all’impianto, completamente ecologico e rispettoso della natura, per l’invidia dei Verdi.
Attendiamo l’inaugurazione per l’8 settembre (come anticipato dalla pagina facebook “Il Nuovo stadio della Juventus” dei nostri amici Delsa, Pietro D’Ambrosio e Nicola Sada) e nel frattempo: evviva l’innovazione! Evviva l’esempio!

Per rimanere aggiornati al meglio sullo stato dei lavori è possibile seguire i dettagliati reportage:

http://www.ju29ro.com/tutto-juve/3225-reportage-nuovo-stadio-stato-dei-lavori-al-27-06-2011.html

– Il nuovo stadio della Juventus in Numeri –

42,000 I posti a sedere all’interno del nuovo stadio bianconero
7,5 I metri che separano la prima fila dal campo
49 I metri tra l’ultima fila della tribuna e il campo
86 L’altezza dei due pennoni di acciaio, simboli del nuovo stadio, in metri
4000 I posti auto disponibili nell’area dello stadio
355,000 I metri quadrati dell’area urbana interessata dal progetto stadio
30,000 I metri quadrati di aree verdi previste all’esterno dello stadio
150,000 I metri quadrati dell’area dedicata a parcheggi e servizi
34,000 La grandezza, in mq, dell’area commerciale che sorgerà intorno al nuovo stadio

 

 

Fabio Guccione

Federico Gangi

© Riproduzione riservata

About Federico Gangi

Pubblicista iscritto all'albo Fvg dall'aprile 2013. Diplomato al liceo classico “J. Stellini”, laureato in Legge alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Trieste. Ideatore della Fedarmax e di Brainery Academy, co-fondatore e promotore del giornale on-line Il Discorso, di cui è direttore editoriale.

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