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In\Visible Cities: le “Geografie immaginate” fra Arte e scienza

In\Visible Cities: le “Geografie immaginate” fra Arte e scienza

Sette giornate. Venticinque eventi. Tre Comuni coinvolti: Gradisca d’Isonzo, Gorizia e Trieste. Sono questi i numeri della settima edizione di In\Visible Cities, festival multidisciplinare che pone al centro dell’attenzione il dialogo tra le arti performative, i linguaggi digitali e gli spazi urbani: teatro, danza, video, musica classica ed elettronica, si contamineranno tra loro, invadendo strade, piazze e giardini e coinvolgendo attivamente le comunità, chiamandole a partecipare e a raccontarsi. L’intero programma è disponibile su: invisiblecities.eu.

LE TRE TAPPE – Il ricchissimo calendario si aprirà il 6 settembre con un’importante anteprima. A Trieste il collettivo lunAzione accompagnerà il pubblico nella performance itinerante SISSA Hosting (16.30-18-19.15), alla scoperta della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, dei suoi lavoratori, dei suoi studi e delle relazioni che si creano.

Si tratta del primo appuntamento di un cartellone fatto di spettacoli, percorsi itineranti con cuffie wi-fi, installazioni multimediali, concerti e incontri ospitati in sale e teatri, piazze e parchi, e che sempre dal 6 settembre (e fino all’8) invaderanno anche Gorizia proponendo diverse performance itineranti a cielo aperto e spettacoli urbani che presentano format e linguaggi diversi, dalla danza al teatro, al video (Giorno Zero // la resistenza che verrà non è la prima; Sfiorire nemmeno un istante; A spasso. Riflessioni sul teatro fuori dai teatri; Micro:bit – Reti creative; Oltrepassare). Inoltre, fra il 3 e l’8 settembre, il capoluogo isontino ospiterà le residenze artistiche del progetto Botteghe digitali: nove giovani artisti internazionali a cui spetterà realizzare performance in collaborazione con realtà imprenditoriali del territorio. I risultati saranno presentati l’8 settembre a Gorizia e il 9 a Gradisca in quella che sarà una sezione collaterale del Festival.

Dal 9 al 12 settembre In\Visible Cities si sposterà invece a Gradisca d’Isonzo, città che, anno dopo anno, sta diventando sempre più cuore pulsante della kermesse e che per quest’edizione accoglierà il pubblico con una novità: grazie a “Gradisca città visibile”, alcuni degli eventi saranno ospitati dai parchi e dai cortili privati, dando la possibilità al pubblico di scoprire e apprezzare nuovi, affascinanti e suggestivi spazi del centro. In\Visible Cities, dunque, anche nel 2021 accompagnerà il suo pubblico a riflettere sul presente, ma anche sul passato, e lo farà attraverso linguaggi artistici e tecnologici innovativi, divertenti, coinvolgenti, affrontando i due focus scelti per la nuova edizione: “Geografie immaginate” e “Arte e scienza”.

GEOGRAFIE IMMAGINATE – Il primo è un tema molto caro a tanti artisti e sarà esplorato, in questo caso, prendendo spunto dal settecentesimo anniversario della morte di Dante. A partire dalla capacità del Sommo Poeta di descrivere un mondo immaginario, carico di suggestioni fantastiche, ma con tratti topografici ben distinti, il festival esplorerà il tema della rappresentazione e narrazione dello spazio, delle geografie e delle topografie, tra dimensione storico-realistica e dimensione fantastico-immaginativa. Un focus che spingerà gli artisti a esplorare gli spazi urbani e a raccontarli da prospettive differenti, calando il pubblico in dimensioni “altre”, in cui reale e virtuale, storia e immaginario, si mescolano. In alcuni casi, saranno le tecnologie a favorire questa evocazione di “realtà aumentate”, che trasfigurano spazi ed edifici, grazie a proiezioni, a visori per la realtà aumentata o semplicemente a cuffie wi-fi che consentiranno ai partecipanti di immergersi in luoghi e tempi lontani. In altri casi saranno i corpi e le parole di attori e danzatori, da sempre capaci di immaginare ed evocare, a trasportare il pubblico in mondi e geografie nuove.

ARS – Il secondo focus si inserisce in un percorso cominciato nel 2020. Grazie alla collaborazione con il progetto “ARS. Arti Relazioni Scienze”, promosso dal Comune di Gradisca d’Isonzo, In\Visible Cities esplorerà in maniera ancora più puntuale il dialogo tra arte e scienza e soprattutto la capacità di entrambe di generare relazioni nuove e sorprendenti. Dal loro incontro nasceranno spettacoli e performance che metteranno al centro dell’attenzione alcuni dei temi che la comunità scientifica internazionale indica di maggiore impatto sul nostro futuro: primo fra tutti il cambiamento climatico. È in questa connessione che sono nati due degli spettacoli in collaborazione con SISSA. Oltre al già citato “SISSA Hosting”, ci sarà anche l’ambizioso e visionario “Libra” (Gradisca d’Isonzo, 12 settembre, 21.30) che mescola teatro e proiezioni olografiche. Altra importante collaborazione è quella tra la compagnia teatrale Dynamis e l’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), grazie alla quale saranno presentati a Gradisca d’Isonzo uno spettacolo (Monday, 11 settembre, 20) e un laboratorio sulle plastiche e sul loro impatto ambientale (Autodafè, 12 settembre, dalle 16 alle 19). Due propose che promuovono la riflessione su un tema di grande importanza sociale con un taglio ironico e irriverente. Un programma ricco, che vede coinvolti molti altri artisti, scienziati, divulgatori sia a livello regionale che nazionale, coordinato insieme all’Associazione Kaleidoscienza.

INFORMAZIONI UTILI – Tutti gli eventi saranno gratuiti, ma con prenotazione obbligatoria attraverso il sito invisiblecities.eu/invisible-cities. Come previsto dalla vigente normativa, potranno partecipare solo coloro che sono muniti di green pass. In caso di pioggia gli eventi si svolgeranno al chiuso in una location che sarà comunicata sul sito e via mail agli iscritti.

FESTIVAL URBANO MULTIMEDIALE – In\visible Cities è organizzato dall’associazione Quarantasettazeroquattro; co-finanziato da Regione Friuli Venezia Giulia, Comuni di Gradisca e Gorizia, SCENA UNITA per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo, un fondo privato gestito da Fondazione Cesvi, Music Innovation Hub, La Musica che gira, Camera di Commercio della Venezia Giulia e Ambasciata Olandese in Italia. La rassegna è stata realizzata in parternariato con Comune di Gradisca, Css Teatro stabile di Innovazione del Fvg, Pergine Festival, PimOff, Damatrà Onlus, Media Art Friesland, Brida, Liberty, Agorà, Associazione Modo; e in collaborazione con Contaminazioni digitali, Piccolo Opera Festival, PuntoZero, Kaleidoscienza, Sissa, Zona K, Trieste Bora Museum, Teatro Vascello, Wild Routes, Collettivo lunAzione, Arci Skianto, Baricentro, Xcenter. Il Festival è inoltre in rete con Intersezioni e Bando Open Creazione Urbana contemporanea.

Info: https://invisiblecities.eu | Facebook | [email protected] |

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