E’ stata una edizione della Cividale-Castelmonte avvincente fino quasi al termine della prima manche di gara quando con l’uscita di strada di Federico Liber si è capito che oramai la vittoria era in pugno a Diego Degasperi che con la sua FA30 ha fatto siglare il miglior tempo in entrambe le tornate di gara cogliendo così l’alloro alla cronoscalata friulana.
Liber avrebbe voluto portare nuovamente a casa la coppa del vincitore ma poco oltre metà percorso della prima manche è incappato in una uscita di strada causato da una foratura che gli ha negato la possibilità di lottare con Degasperi per il gradino più alto del podio.
La gara ha visto la partecipazione di oltre 170 piloti, provenienti anche dalle vicine Austria e Slovenia, che si sono dati battaglia lungo i 6 chilometri e 600 metri del percorso che da Carraria di Cividale porta al Santuario mariano di Castelmonte con un tracciato tecnico ed a tratti velocissimo che mette a dura prova l’abilità dei concorrenti.
Le previsioni meteo, dopo la splendida giornata di sabato, indicavano possibili precipitazioni per la giornata di gara ad iniziare dalla tarda mattinata ma fortunatamente sono state smentite da un cielo a tratti nuvoloso che ha poi lasciato posto anche ad alcune ore di sole consentendo di terminare la competizione senza le complicazioni che l’annunciato maltempo avrebbe potuto portare.
Numerosi i piloti locali che hanno voluto portare le loro vetture sui tornanti di Castelmonte, alcuni hanno anche ottenuto risultati di rilievo come Alessandro Romoli che con la sua Ford Sierra Cosworth si è piazzato sul terzo gradino del podio delle vetture storiche, seguito al quarto posto da Srefano Bosco (Renault 5 Gt Turbo); 10° assoluto si è classificato il valligiano Pietro Corredig (Bmw 2002 Ti) mentre Flavio Macorig ha conquistato la 16^ piazza con la sua Fiat X1/9.
La palma della sfortuna spetta però al cividalese Rino Muradore – fra i favoriti per la vittoria nelle storiche – che ha subito un guasto al motore della sua Ford Escort RS dopo poche decine di metri dalla partenza della prima manche di prove dovendo così dire addio alle gara di casa.
La categoria delle vetture moderne ha visto trionfare, come detto, Degasperi che ha rifilato 42 secondi a Denis Mezzacasa (Formula Renault Tatuus), autore comunque di una ottima prestazione con la quale si è aggiudicato il TIVM nord e che ha preceduto di 1 secondo e 0.9 Giuseppe Torrente, terzo classificato, su Radical SR3 Evo, mentre primo dei friulani è giunto il fagagnese Gianni di Fant sulla bellissima Porsche 911 Supercup.
Come di consueto il percorso ha mietuto parecchie vittime, in senso metaforico ovviamente, con numerose uscite di strada che hanno causato interruzioni di prove e gara più o meno lunghe ma senza conseguenze alcune per i piloti coinvolti negli incidenti.
– La sequenza fotografica di uno degli incidenti che hanno caratterizzato la competizione cividalese:
– . – . – . – . – . – . – . – . – . – . – . – . – . – . – . – . – . – . – . – . – . – . – . – . – . – . – . – . – . – . – . – . –
Fuoco e fiamme, così si potrebbe invece chiamare l’inconveniente molto scenografico occorso a Franco Bertò che ha visto andare a fuoco il motore della sua Fiat FTP mentre era in piena competizione (come si può vedere nell’immagine estratta da un video pubblicato sui social), fiamme presto domate dai commissari di percorso non appena Bertò si è arrestato a bordo strada.
Gli incidenti citati sono stati prontamente risolti dagli uomini della Scuderia RedWhite, organizzatrice dell’evento, ma hanno giocoforza inciso sulle tempistiche della gara terminata comunque intorno alle 17 con piena soddisfazione dei partecipanti e del pubblico che, seppur non numerosissimo come negli anni pre-Covid, non ha voluto mancare alla cronoscalata cividalese.
Servizio: Guendy Furlan e foto: Dario Furlan