Il vertice Rio+20 fallirà se affronterà ambiente e sviluppo come due temi distinti, secondo una vecchia concezione superata ben venti anni fa dal primo vertice di Rio. Dopo aver analizzato le proposte sul tavolo, Oxfam mette in guardia sul pericolo che i negoziati di Rio si chiudano con un nulla di fatto. L’accordo sugli obiettivi di sviluppo sostenibile dovrebbe essere uno dei principali risultati della Conferenza delle Nazioni Unite che inizia mercoledì 20 giugno a Rio de Janeiro. Le Nazioni Unite hanno già cominciato a lavorare sul piano di sviluppo post 2015, riesaminando le lezioni apprese dagli attuali obiettivi di sviluppo del millennio. La proposta in agenda a Rio potrebbe effettivamente creare un secondo processo per gli obiettivi globali del periodo post-2015. Secondo Oxfam, un processo separato centrato sulla tutela ambientale non fornirà la soluzione urgente per porre fine alla povertà e alla disuguaglianza. “Porre fine alla povertà e proteggere l’ambiente sono cause inscindibilmente legate e non possono essere affrontate separatamente. Le attuali proposte sono una ricetta per diluire l’impegno, moltiplicare lo sforzo e disperdersi”, dichiara Antonio Hill di Oxfam. “Alle persone più povere del mondo, che ancora soffrono la mancanza di assistenza sanitaria di qualità e di istruzione, è anche negata la giusta quantità di acqua, aria pulita e terra. I poveri saranno i primi a rimetterci se Rio+20 non riuscirà a definire una serie di obiettivi per il pianeta. Abbiamo bisogno di un unico quadro guida il cui scopo è quello di porre fine alla povertà e ripristinare l’ambiente che ci sostiene tutti”. Oxfam ritIene che l’impegno a Rio per un unico processo che riunisca gli obiettivi di sviluppo sostenibile e il paradigma di sviluppo post-2015 potrebbe rappresentare uno storico accordo per sradicare la povertà e assicurare la prosperità a tutti attraverso la condivisione delle risorse limitate della terra. Ma il processo potrebbe fallire se questa integrazione non avviene dall’inizio. Oxfam avverte inoltre che il successo di eventuali obiettivi futuri dipenderà dai progressi compiuti per porre fine alla povertà attraverso gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. “I governi a Rio stanno risistemando le sedie a sdraio sul Titanic mentre 1,4 miliardi di persone vivono ancora in povertà, in una lotta quotidiana per cibo, acqua ed energia. Per queste persone ambiente e sviluppo non sono scelte separate. Dobbiamo fare una corsa per rispettare gli attuali obiettivi di sviluppo del millennio e abbiamo bisogno di un programma unico per avere successo “, dichiara Elisa Bacciotti, Direttrice Campagne di Oxfam Italia“. La nuova serie di obiettivi deve portare un cambiamento positivo per i più poveri del mondo, persone che non sanno se il cibo, l’acqua, l’energia o l’aria pulita da cui dipendono riguardano questioni ambientali o di povertà . Vogliono solo sopravvivere e vivere una vita decente”.
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