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72° Festival di Sanremo: Fiorello e i Måneskin accendono la serata ed è subito 2021-bis, delude il collegamento con la nave

72° Festival di Sanremo: Fiorello e i Måneskin accendono la serata ed è subito 2021-bis, delude il collegamento con la nave

Forte l’emozione iniziale per il ritorno del pubblico all’Ariston

Per raccontare la prima serata del Festival di Sanremo 2022 non si deve partire dal palco, ma dalla platea. Il ritorno del pubblico è quasi commovente dopo l’assordante silenzio della passata edizione e quei palloncini che solo in parte hanno sdrammatizzato l’immagine inedita di un Ariston deserto.
Amadeus non trattiene l’emozione e il via del suo terzo Festival è all’insegna degli occhi lucidi e delle parole che faticano a uscire.

Achille Lauro ribalta il tavolo nel giro di pochi minuti: esibizione a torso nudo e auto-battesimo sul palco che mette la firma a una nuova performance sanremese da ricordare. Peccato il brano non sia all’altezza.
Le lacrime solcano anche il viso di un Gianni Morandi felice come un ragazzino al suo ritorno in gara dopo qualche decennio di assenza. Era stato a Sanremo, ma in veste di conduttore. Così è tutta un’altra cosa.

E poi il ciclone Fiorello che subito la tocca piano sui vaccini: “Sono il booster dell’intrattenimento, la tua terza dose” ha detto all’amico Amadeus. E poi quel braccio che ha vita propria per ‘colpa’ dei poteri forti. In mezzo il suo solito copione stropicciato tra improvvisazione e qualche scampolo inossidabile di repertorio.
Nel caos organizzato dello showman anche l’Ariston si fa notare con un coro da stadio per il rieletto presidente Mattarella. Tutto si chiude con il bacio benaugurale tra Amadeus e il direttore Coletta.

Capitolo ospiti. Doveroso e generoso il ritorno a casa dei Måneskin dopo un anno di successi su scala internazionale conditi dalla vittoria all’Eurovision. Tutto è iniziato da Sanremo e tutto si è giustamente ritrovato all’Ariston.

Si aspettava l’ospite sportivo e Matteo Berrettini ha vestito il ruolo alla grande con tanto di spottone per la famiglia italiana con mamma, papà (tra l’altro pure ex collega di Fiorello nei villaggi turistici) e fratello.
Deludente e forzato il collegamento con la nave costa Toscana, un format preconfezionato e di certo non all’altezza della portata mediatica che ha avuto l’accordo con Costa Crociere. Esibizione di Colapesce e Dimartino che sa di distaccato dal contesto.

Poi il treno degli ospiti con i Meduza che fanno ballare l’Ariston e la consueta sfilata dei protagonisti delle fiction Rai.
Sbrigativo l’omaggio a Franco Battiato con qualche secondo de ‘La Cura’ accennato dall’orchestra. La gara scivola via nella prima parte di puntata, poi il solito minestrone festivaliero utile ad allungare il brodo fino a notte inoltrata tra un Premio ‘Città di Sanremo’ per Amadeus e un altro monologo di Fiorello in attesa della classifica finale. Si chiude il sipario poco prima dell’1.30.

In collaborazione con www.sanremonews.it

About Dario Furlan

Fotografo free lance e giornalista pubblicista. Segue da anni il panorama musicale internazionale - ma anche locale - con particolare predilezione per quanto riguarda il rock (in tutte le sue derivazioni), il folk ed il blues nonché la musica in lingua friulana. Cultore di "motori e rally", dei quali vanta una conoscenza ultradecennale, è anche atleta nella disciplina ciclistica della mountain bike.

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