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Mahmood e Blanco vincono il 72° Festival di Sanremo con “Brividi”

Mahmood e Blanco vincono il 72° Festival di Sanremo con “Brividi”

Al secondo posto Elisa con “O forse sei tu”, al terzo Gianni Morandi con “Apri tutte le porte”

È un Festival di Sanremo da “Brividi”. Come ampiamente previsto da bookmakers e critici, la coppia Mahmood-Blanco ha vinto la 72ª edizione della kermesse con il brano che sin da subito ha conquistato il pubblico facendo il pieno di streaming.

È il momento della festa per Mahmood e Blanco, vincitori del 72° Festival di Sanremo con la loro “Brividi”.
Tra incredulità e adrenalina in circolo, la prima risposta è secca e decisa: “Sì, andremo all’Eurovision”.

Non abbiamo ancora realizzato molto bene, siamo ancora nell’iperspazio – ha dichiarato Mahmoodcon la gente fuori dall’albergo abbiamo provato una sensazione che non sentivamo da anni, la gente voleva stare insieme e cantare. Andare a Sanremo con Blanco è un’esperienza tutta nuova, devi entrare nel mondo di un altro artista, è una cosa che mi ha insegnato tanto”.

Durante la premiazione sono andato ad abbracciare i miei genitori, da piccolo li facevo dannare e ho trovato bello vederli commossi per me – ha aggiunto Blanco – sono momenti incredibili, la musica è una cosa troppo potente”.

Sfiora la vittoria Elisa che con “O forse sei tu” si piazza al secondo posto del 72° posto del Festival di Sanremo, subito dopo Mahmood & Blanco.

“Molto felice, davvero, non potevo fare un Saremo più bello di così. Per me il momento più esaltante il riscontro del pubblico è stato il regalo e il premio più bello. Il momento più difficile è stato prima di iniziare tutto. Mi sono divertita tanto, è stata una settimana speciale tornare dopo 21 anni”.

“Penso sia una vittoria meritatissima, mi è piaciuto molto anche la canzone di Irama” ha aggiunto commentando i brani dei vincitori e degli altri concorrenti.

Terzo posto per Gianni Morandi al 72° Festival di Sanremo. Il cantante si è piazzato al gradino più basso del podio con il brano “Apri tutte le porte”.

“Felicissimo di questo risultato. Un bellissimo podio con tre generazioni diverse. Felice di essere stato in loro compagnia” ha commentato durante la conferenza stampa.

“Per me il momento è più bello è stato il duetto con Jovanotti, mi ha dato una carica straordinaria. Lui mi ha dato una mano già scrivendo la canzone, la performance di ieri sera ha aiutato, ma già prima eravamo andati bene– ha aggiunto ripensando a questa settimana appena trascorsa -. Momento più duro è stato forse il primo giorno, non sapevo come avrebbero preso la canzone, sia il pubblico che l’Orchestra”.

Il cantante celebra quest’anno 60 anni di carriera: “La voglia di fare musica, quella rimane sempre. Mi piace pensare a quello che devo ancora fare più che festeggiare i sessant’anni”.

Il “Premio della Critica Mia Martini” del 72° Festival di Sanremo va a Massimo Ranieri con la sua “Lettera di là del mare”.

“Emozionato – ha commentato dalla sala stampa Ranieri – perché nel mio filo di perle ci sono tutti coloro che mi hanno fatto del bene, che mi hanno fatto crescere come uomo, oggi ne aggiungo una particolare, molto importante. E’ stata una sorpresa meravigliosa, vi sono davvero riconoscente”. 

Consegnato anche il “Premio Sala Stampa Lucio Dalla” va invece a Gianni Morandi con “Apri tutte le porte”.

“Sono felicissimo. Un bellissimo Premio, non posso dimenticare Lucio che proprio pochi giorni dopo essere venuto qui a Sanremo è mancato– ricorda Morandi -. Quando l’avevo chiamato lo avevo quasi costretto, ed era poi venuto con l’Orchestra”.

Il “Premio Sergio Bardotti” per miglior testo assegnato dalla commissione musicale a Fabrizio Moro con “Sei tu”.

Infine, il “Premio Giancarlo Bigazzi” per la miglior composizione musicale assegnato dall’Orchestra del Festival, a Elisa con “O forse sei tu”.

In collaborazione con www.sanremonews.it

 

 

About Dario Furlan

Fotografo free lance e giornalista pubblicista. Segue da anni il panorama musicale internazionale - ma anche locale - con particolare predilezione per quanto riguarda il rock (in tutte le sue derivazioni), il folk ed il blues nonché la musica in lingua friulana. Cultore di "motori e rally", dei quali vanta una conoscenza ultradecennale, è anche atleta nella disciplina ciclistica della mountain bike.

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