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NATALIE IMBRUGLIA, “FIREBIRD”: MERCOLEDI’ 31 AGOSTO IN CONCERTO AL CASTELLO DI UDINE

NATALIE IMBRUGLIA, “FIREBIRD”: MERCOLEDI’ 31 AGOSTO IN CONCERTO AL CASTELLO DI UDINE

UDINE – Il suo singolo di debutto ha venduto oltre quattro milioni di copie ed è diventata la canzone più ascoltata degli anni ’90 nel Regno Unito. Esattamente dopo 25 anni dall’uscita del brano che l’ha resa famosa in tutto il mondo, Torn, Natalie Imbruglia torna in tour anche in Italia. E mercoledì 31 agosto alle 21 farà tappa a Udine, sul Piazzale del Castello, con il suo ultimo album Firebird. Un evento firmato da The Groove Factory in collaborazione con il Comune di Udine, nell’ambito di UdinEstate 2022, media partner Radio Gioconda.

Prevendite aperte su www.mailticket.it/manifestazione/M433/natalie-imbruglia-31agosto-2022-udine.

Il “blocco dello scrittore” è il peggior incubo di ogni artista. Per Natalie Imbruglia, il periodo di astinenza creativa iniziato quasi un decennio fa, è stato quasi la fine della sua carriera musicale. Ma nell’estate 2018 è andata a Nashville per dieci giorni di intense sessioni di scrittura. «Mi sono buttato nel profondo. Ci sono state molte lacrime e giorni in cui ho sentito: “Non posso farlo”. Poi ho avuto una svolta e ho scritto questa canzone di cui ero incredibilmente orgogliosa: When You Love Too Much. E da lì è fluito». La canzone, una ballata country sull’essere emotivamente vulnerabili, è stata la prima delle quattordici ad essere scritta per Firebird, il sesto album della cantautrice australiana.

Con la creatività finalmente ritrovata, il resto dell’album si è realizzato nei due anni successivi ed è stato quasi interamente registrato in lockdown. Natalie Imbruglia, infatti, era nella sua casa nell’Oxfordshire e stava per andare in studio a incidere, quando tutto è cambiato, con un lockdown non previsto.

«In quel momento – ricorda – abbiamo capito che dovevamo essere creativi. I ragazzi erano a Londra e io ero qui, e stranamente ha funzionato davvero bene. Con i musicisti, chiacchieravamo e suonavamo la traccia su Zoom, poi tutti uscivano e facevano le loro cose e ci riunivamo di nuovo alla fine della giornata per sdrammatizzare tutto. Non c’erano distrazioni».

In effetti, il primo singolo Build It Better potrebbe riguardare un mondo che si sta riprendendo da una pandemia. «Arrendersi al caos – dice –  e vedere cosa c’è dall’altra parte è una buona lezione di vita. Lasciare che qualcosa vada in pezzi, e stare bene con questo, è qualcosa che ho dovuto fare nella mia vita, numerose volte, ma soprattutto entrare in questo album e diventare mamma».

About Dario Furlan

Fotografo free lance e giornalista pubblicista. Segue da anni il panorama musicale internazionale - ma anche locale - con particolare predilezione per quanto riguarda il rock (in tutte le sue derivazioni), il folk ed il blues nonché la musica in lingua friulana. Cultore di "motori e rally", dei quali vanta una conoscenza ultradecennale, è anche atleta nella disciplina ciclistica della mountain bike.

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