Un autunno all’insegna della difesa dell’ambiente, per il Teatro dell’Orsa: la Compagnia rinnova il proprio radicale impegno etico e sociale riproponendo, dal 3 settembre al 9 ottobre a Reggio Emilia e dintorni, il Festival di arte, musica, teatro, laboratori e incontri PoetaTerra e presentando in tutta Italia, dal 17 settembre all’11 novembre, un nuovo allestimento dello spettacolo Saluti dalla Terra.
IL FESTIVAL
Al via sabato 3 settembre, e in programma fino al 9 ottobre, la seconda edizione di PoetaTerra, festival di arte, musica, teatro, laboratori e incontri a cura del Teatro dell’Orsa che avrà luogo in aziende agricole, agriturismi, sentieri della biodiversità e centri culturali e sociali di Reggio Emilia e dintorni.
«Abbiamo una sola casa per vivere, questo nostro pianeta Terra da amare e proteggere» riflettono Monica Morini e Bernardino Bonzani «Cercare il teatro all’aria aperta, la bellezza e l’ascolto condiviso, il riconoscimento e il rispetto della natura, può educare le bambine, i bambini, gli adulti allo stupore, alla poesia. Farlo insieme è azione che ci impollina di mistero, gioia e meraviglia, con cadute concrete sul territorio».
Il Festival PoetaTerra 2022 si aprirà con Trekking di fiabe del Teatro dell’Orsa, spettacolo itinerante con musica dal vivo, da 5 anni per tutti, con la possibilità di cenare presso la società agricola Nonno Contadino.
Tra i molti appuntamenti, che attraverseranno in maniera attenta e sostenibile diversi luoghi del territorio reggiano, vale segnalare almeno gli spettacoli CLICK Il rumore dell’anima di CircOLabile, Peregrini. A riveder le stelle – viaggio esperienziale nella Divina Commedia di Theandric Teatro Nonviolento, Il testamento dell’ortolano del Teatro degli Acerbi e Saluti dalla Terra del Teatro dell’Orsa; gli incontri con la scrittrice ecologista Annalisa Corrado e con le poetesse Sabrina Giarratana e Silvia Vecchini (che proporrà anche un laboratorio di scrittura per giovani e adulti); una speciale puntata di Felice chi legge! al Centro Cultura Multiplo di Cavriago intitolata Versi tra i rami e due Passeggiate dadaiste, esplorazioni urbane guidate da Michele Pascarella con partenza dalla Casa delle Storie.
PoetaTerra 2022 è realizzato in collaborazione con MIC – Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comuni di Reggio Emilia, Cavriago e Canossa, Parchi Emilia Centrale, Centro Cultura Multiplo Cavriago, Emilbanca, Campagna Amica Coldiretti Reggio Emilia, Aziende Agricole Api Libere e Nonno Contadino, Centro Sociale Quaresimo Reggio Emilia, CircOLabile.
LO SPETTACOLO
«Questa casa è in fiamme? O siamo noi a cuocerci lentamente, come rane ignare, nella pentola che abbiamo acceso? Cosa sappiamo e non vogliamo credere? Di cosa ci preoccupiamo davvero?»: queste domande sono alla base di Saluti dalla Terra, intensa creazione che nelle prossime settimane sarà in scena in numerose città italiane: il 17 settembre a Milano (Mototeatro Festival), il 20 settembre a Reggio Emilia (Festival PoetaTerra), il 23 settembre a Bologna (Festival Francescano), il 5 novembre a Chianciano (SI), il 6 novembre a Formigine (MO) e l’11 novembre ad Aosta.
«Da quando abbiamo iniziato a scrivere la drammaturgia dello spettacolo, all’emergenza climatica si sono aggiunti nuovi scenari, dapprima la crisi sanitaria dovuta a una pandemia mondiale e ora un conflitto che coinvolge l’umanità intera» dichiarano Monica Morini, Bernardino Bonzani e Annamaria Gozzi «Temi interconnessi tra loro che ci dicono che stiamo camminando sull’orlo di un precipizio che preferiamo non vedere».
«Venticinque quadri compongono Saluti dalla Terra – aggiungono gli artisti del Teatro dell’Orsa – frammenti di teatro dove abbiamo cercato di mettere in scena senza retorica, a volte in modo spiazzante e ironico, paradossi, situazioni, porzioni di vita e metafore, a volte per bocca di personaggi del quotidiano. Queste scene dovrebbero porre le spettatrici e gli spettatori in condizione di riflettere e riflettersi, di domandarsi se sia possibile un cambio del proprio stile di vita, individuale e collettivo».
Saluti dalla Terra nasce come processo partecipato: l’incontro con i giovani dei Fridays For Future l’ha arricchito di sguardi interessanti e necessari. Lo spettacolo, interpretato da Monica Morini e Bernardino Bonzani insieme a Lucia Donadio, Gaetano Nenna ed Elia Bonzani, si è nutrito dei video di Alessandro Scillitani e degli allestimenti essenziali e iconici di Franco Tanzi. Disegno luci Lucia Manghi.
«Il rischio, parlando di emergenza clima, è di fermarsi ancor prima di iniziare. Di non agire. Forse, come il Barone di Münchhausen, ci salveremo dalle sabbie mobili tirandoci fuori per i capelli. Greta e milioni di giovani si muovono e chiedono un cambiamento radicale» concludono Monica Morini e Bernardino Bonzani «La Terra non ci appartiene, siamo noi che apparteniamo alla Terra».
Info sul Teatro dell’Orsa: http://www.teatrodellorsa.com/.
dal corrispondente Michele Pascarella