Sabato 10 settembre alle ore 18 nella chiesa di San Canciano Martire a Prato Carnico c’è il gran finale della trentunesima edizione del festival Carniarmonie, che ha portato ben 43 concerti con seguito costante di pubblico in 35 località tra Carnia, Valcanale e Canal del Ferro. Una rassegna che si conferma volano di un’estate musicale, da giugno a settembre, che ormai è tradizione, “usanza” in continuo rinnovamento segnalata tra le manifestazioni regionali più attrattive, capace di ospitare artisti di levatura sui generi più disparati, privilegiando la classica ed il jazz, apportando inoltre un rilevante indotto economico alle attività produttive e ricettive locali. Sul traino della rete di collaborazioni in perenne espansione che Carniarmonie ha saputo tessere, da quelle ormai consolidate come con l’”Ert”, il festival “Nei Suoni dei Luoghi”, “La lunga notte delle Pievi in Carnia”, l’”Anciuti Music Festival” e nuove come “Vicino/lontano mont”, l’”Emilia Romagna Festival”, la cooperativa “Simularte”, il concerto di chiusura di sabato 10 settembre a Prato Carnico si realizza in sinergia con l’”Altolivenza Festival”.
Su strumenti originali, con l’Orchestra San Marco di Pordenone, la Cappella Altoliventina con maestro Sandro Bergamo e maestro concertatore Alberto Busettini, andrà in scena l’intramontabile opera “Dido and Aeneas” di Henry Purcell su libretto di Nahum Tate. Con Lia Serafini nel ruolo di Didone, Claudio Zinutti in Enea, Giulia Bolcato in Belinda, l’opera dalle tinte tragiche prende spunto dall’Eneide, in particolare dal soggiorno di Enea a Cartagine ospite della regina Didone, eroi protagonisti una storia mitica ed avvincente che vedrà il finale segnare irrimediabilmente i loro destini. Una chiusura di stagione concertistica per il festival della montagna friulana Carniarmonie degna di tutte le espressività liriche di questo capolavoro di fine Seicento, molto amato anche in epoca contemporanea.
Il concerto è ad ingresso gratuito. Tutte le informazioni su www.carniarmonie.it.
Alessio Screm