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AL TEATRO S. GIORGIO DI UDINE LA SCUOLA INTERNAZIONALE PER ATTORI

UDINE CENTRO DI ALTA FORMAZIONE TEATRALE EUROPEA CON LA XXI EDIZIONE DE L’ECOLE DES MAÎTRES: IL 24 AGOSTO APRE AL TEATRO S. GIORGIO DI UDINE LA SCUOLA INTERNAZIONALE PER ATTORI DI FRANCIA, ITALIA, BELGIO E PORTOGALLO, DIRETTA QUEST’ANNO DALL’ATTORE, DRAMMATURGO E REGISTA ARGENTINO RAFAEL SPREGELBURD

Dal prossimo 24 agosto, al via da Udine la XXI edizione de l’Ecole des Maîtres, la scuola internazionale di alta formazione teatrale, fondata dal noto critico teatrale ed editore Franco Quadri nel 1990, che ogni anno si impegna a far incontrare registi di fama internazionale e giovani attori europei selezionati in Italia, Francia, Belgio e Portogallo.  Dopo la scomparsa del suo creatore e direttore artistico, i partner europei dell’Ecole: CSS Teatro stabile di innovazione del FVG (Italia), CREPA – Centre de Recherche et d’Expérimentation en Pédagogie Artistique (Belgio), TAGV – Teatro Académico de Gil Vicente (Portogallo), La Comédie de Reims, Centre Dramatique National (Francia), si sono assunti la responsabilità del progetto artistico portando avanti le linee guida tracciate da Franco Quadri. Hanno così rilanciato il progetto con la partecipazione di MIBAC – Direzione Generale Spettacolo dal vivo e della Regione Friuli Venezia Giulia, per l’Italia, assieme ai Ministeri della cultura francese, belga e portoghese e il Théâtre de la Place di Liegi.Hanno già diretto l’Ecole nelle passate edizioni registi di fama internazionale come Luca Ronconi, Lev Dodin, Peter Stein, Dario Fo, Jacques Delcuvellerie, Jerzy Grotowski, Anatolij Vassil’ev, Jacques Lassalle, Luis Miguel Cintra, Alfredo Arias, Matthias Langhoff, Eimuntas Nekrosius, Massimo Castri, Jean Louis Martinelli, Jacques Delcuvellerie e più di recente, affermati registi delle nuove generazioni come Jan Fabre, Rodrigo Garcia, Pippo Delbono, Antonio Latella, Carlo Cecchi, Denis Marleau, Enrique Diaz, Matthew Lenton.Quest’anno il nuovo maestro de l’Ecole des Maîtres sarà Rafael Spregelburd,   

Rafael Spregelburd

   una delle figure più rilevanti e influenti della scena argentina contemporanea, che intitola il suo atelier “Cellule teatrali: macchine per produrre catastrofi”. La Scuola si inaugurerà ancora una volta a Udine, al Teatro S.Giorgio, dal 24 agosto al 4 settembre 2012 per poi trasferirsi, nello spirito itinerante che contraddistingue il corso, a Coimbra dal 6 al 18 settembre.Mercoledì 29 agosto alle ore 18.30 a Corte Palazzo Morpurgo, Rafael Spregelburd sarà al centro di un incontro pubblico organizzato all’interno di UdinEstate 2012.Sempre a Udine, martedì 4 settembre alle ore 18.30, gli spettatori potranno inoltre assistere a una prova aperta a conclusione della fase di lavoro al Teatro S. Giorgio.Gli esiti dell’atelier Ecole verranno presentati al pubblico in occasione di quattro dimostrazioni finali in programma il 19 settembre a Coimbra, il 22 settembre al Teatro Argentina di Roma nell’ambito di Short Theatre, il 25 settembre a Liegi, e in una data da definirsi tra il 3 e l’8 dicembre a Reims nell’ambito del Festival Scènes d’Europe.Allievo di drammaturgia e regia di Ricardo Bartis, Mauricio Kartun e José Sanchis Sinisterra, l’attività di Spregelburd a Buenos Aires è molteplice e diversificata: è regista, autore, traduttore e attore per il teatro e per il cinema. Fondatore della compagnia El Patrón Vázquez, il suo teatro è ibrido, meticcio e polemico; un’opera che rifugge qualsiasi moda o etichetta, un teatro di linguaggio e territori sconosciuti, che gli è valso una rilevante proiezione internazionale e numerosi premi, fra i quali il Tirso de Molina (per La estupidez), due volte il Premio Ubu in Italia (per Bizarra e per Lúcido), il premio Casa de las Américas a Cuba (per La paranoia), il Premio Nacional (per La terquedad), il Premio Municipal (per Cucha de almas), quello della Muestra de Cine de Lleida (come miglior attore nel film El hombre de al lado).Al centro del corso de l’Ecole di quest’anno, diverse sollecitazioni sulla “relazione infinita” fra la produzione teatrale dei Centri e delle Periferie del mondo, nell’era del teatro post moderno.“Le domande teatrali fondamentali – dichiara Spregelburd – che si formulano al centro del mondo non possono avere risposte da tutti e sempre, perché ogni Unità appare frazionata. Invece le periferie hanno – da sempre – una tradizione di pensiero periferico, laterale, non incisivo, non vincolante, ibrido, meticcio, in lingue la cui traduzione si presta meglio all’indulgente poesia che al crudo pensiero. Ma nella sua allegra mancanza di affermazioni categoriche, di mode, o di etichette entomologiche, la Periferia può prestare ai relativi centri un certo sguardo originale sul problema di fondo: la produzione di senso”.L’incontro di allievi europei – prosegue Spregelburd – con il mio metodo di lavoro (che non è metodo, ma è prassi) cercherà di indagare le possibilità di altre forme di racconto che corrispondono a paradigmi di costruzione di fiction meno riduzionisti. Il corso propone l’uso degli attori come autentici drammaturghi della scena; per un mese si lavorerà con un orientamento alla scrittura e alla produzione di uno spettacolo finale, nel quale potremo mostrare alcune tracce anche se non concluse e provvisorie”.

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