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L’ISOLA DEGLI DÈI. BALI NELL’OPERA DI GOTTHARD SCHUH

L’inaugurazione venerdì 19 alle 18 alla Galleria “Tina Modotti”

Gli scatti degli incantevoli paesaggi di Bali e dei suoi abitanti, che l’autore, il celebre artista svizzero Gotthard Schuh, definì “Isola degli Dèi”, alimentano tuttora il mito di un luogo pacifico e incontaminato. L’isola ritratta da Schuh è infatti un gioiello incastonato in un mare luminoso, una sorta di paradiso caratterizzato da acqua cristallina, distese di palme e vulcani incorniciati dal verde. Aprirà i battenti venerdì 19 ottobre alle 18 presso la Galleria Fotografica “Tina Modotti” (ex mercato del pesce) di Udine, la mostra “L’isola degli dèi. Gotthard Schuh. Fotografie. Bali 1938-1939”, esposizione realizzata dal Museo delle Culture di Lugano diretto da Francesco Paolo Campione e proposta ora dai Civici Musei di Udine in quanto testimonianza dello sviluppo del dialogo tra antropologia e fotografia nella rappresentazione di un mondo e di una cultura lontani dal nostro. Non si tratta semplicemente delle fotografie scattate da un fotoreporter, ma piuttosto del risultato di uno studio ed una ricerca volte ad evidenziare le sensazioni e le emozioni che nascono dall’osservazione di un popolo. L’esperienza del viaggio, documento e sentimento, “realismo poetico”, sono quindi gli elementi fondamentali dell’operato di un grande fotografo che nel 1941 ha realizzato il volume “L’isola degli dei”, uno dei riferimenti nella storia della fotografia. La mostra resterà aperta, a ingresso libero, fino al 6 gennaio 2013, il venerdì dalle 15 alle 18, il sabato, la domenica e i festivi, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.  Gotthard Schuh nasce in Germania, vive in Svizzera, nell’adolescenza comincia a dipingere e in seguito si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Monaco dove la sua specialità è l’incisione. Intraprende viaggi in Italia e in Francia, e a Parigi entra in contatto con gli artisti delle avanguardie. Nel 1926, all’età di 29 anni, inizia ad interessarsi alla fotografia. E dà il via alla produzione di reportages per il Zürcher Illustrierte. In seguito collabora con prestigiosi settimanali illustrati di diffusione internazionale tali “Vu”, “Paris Match”, “Life” e “Berliner Illustrierte”. Nel 1938 salpa per l’Indonesia, visita Bali, Giava e Sumatra, al suo ritorno pubblica Inseln der Götter, libro composto da una narrazione fotografica e da un testo poetico e discorsivo, di enorme successo, nel quale ritrae i balinesi nel loro paradiso terrestre.

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