Due di noi è il titolo che racchiude tre atti unici, concepiti per essere recitati da un’unica coppia d’attori, che raccontano di tre emblematiche e paradossali situazioni matrimoniali.
Nella prima, un marito e una moglie, entrambi col sistema nervoso logorato da un pargoletto insonne ed urlante, tornano in vacanza a Venezia nella stessa camera d’albergo dove avevano trascorso la luna di miele. Il confronto passato/presente è inevitabilmente comico, tenero, con una punta d’amarezza.
Nella seconda la comunicazione di coppia è praticamente azzerata: la moglie sopperisce dialogando in modo surreale con il piede del marito, l’unica parte del corpo che ne tradisce qualche sprazzo emotivo, ad onta della sua ostentata e glaciale indifferenza.
L’ultima situazione consiste in un vero e proprio virtuosismo drammaturgico e attorale: marito e moglie si ritrovano a dover gestire una cena alla quale hanno invitato, per errore, una coppia di amici da poco separati e il nuovo boyfriend di lei. Qui il meccanismo comico è potenziato dal fatto che gli stessi due attori, grazie ad un diabolico meccanismo di entrate, uscite e travestimenti, si trovano ad interpretare ben cinque ruoli diversi, dando vita ad un vorticoso crescendo di equivoci fino al paradosso finale.
Questa commedia fu rappresentata per la prima volta a Londra nel 1970 e costituì l’esordio teatrale di Michael Frayn, autore allora sconosciuto, che solo una decina d’anni dopo sarebbe diventato famoso in tutto il mondo grazie al successo di Rumori fuori scena
di Michael Frayn regia di Leo Muscato scene di Antonio Panzuto costumi di Barbara Bessi
luci di Alessandro Verazzi con Lunetta Savino Emilio Solfrizzi
produzione ErreTiTeatro30 in collaborazione con LeART’
ENRICO LIOTTI