Recarsi a teatro per recensire un musical a volte è davvero faticoso, specie quando ci si aspettava di vedere all’opera Giampiero Ingrassia(altro allievo del laboratorio teatrale di Gigi Proietti) e sapere che il poliedrico attore non sarà sul palco per il grave lutto familiare che all’improvviso ha reso impossibile il suo impegno con il pubblico dei suoi affezionati fans. Si arriva in teatro con la sensazione di assistere ad uno spettacolo di secondo livello proposto solo perché già in cartellone, ma la sorpresa è grande quando ci si rende conto che il divertente e scatenato musical è ben rappresentato da un affiatatissimo cast che capeggiato da un bravissimo Roberto Colombo, nei panni che erano vestiti da Ingrassia, danno luogo ad uno spettacolo di altissimo livello. Si potrebbe chiudere qui tutta la recensione è sottolineare che trattasi di un musical perfetto. E’ ovvio ed anche banale chiudere tutta la recensione con il solo appellativo di “perfetto” per chi questa sera non era in teatro non è facile immaginare cosa significa perfetto per uno spettacolo musicale e teatrale al tempo stesso. Iniziamo con il segnalare la grande perfezione delle scenografie disegnate da Gabriele Moreschi e le coreografie di Gillian Bruce che danno un ritmo a tutta la rappresentazione da tempi quasi cinematografici che non fanno sentire lontanamente nessuna inferiorità rispetto al famoso film di Mel Brooks di cui la compagnia della Rancia ha conservato le musiche originali sotto la sapiente regia di Saverio Marconi con la regia associata di Marco Iacomelli. Ci è parso di assistere ad un musical in cui non si trovano difetti o sbavature. Lo spettacolo trasmette un calore che si emana da una produzione di grande livello con un cast in stato di grazia. Non una stecca ne un entrata fuori tempo, non un intervallo troppo lungo tra una scena e l’altra ed un grandissimo impegno da parte di tutti gli interpreti da segnalare la magnifica prestazione del fedele servitore di Frederick il gobbo Igor interpretato da Mauro Simone, e le splendide interpretazioni di Elisabeth fidanzata di Frankenstein interpretata da Giulia Ottonello e della procace assistente del dottore l’esplosiva Inge interpretata da Valentina Gullace. Non possiamo non segnalare l’interpretazione di Altea Russo nei panni della misteriosa Frau Blucher ne il talento e l’energia dell’ispettore Kemp impersonato dall’ecclettico Felice Casciano. E per ultimo non ci resta che segnalare l’interpretaione del baritono Fabrizio Carucci nel ruolo del Mostro l’imponente creatura riporrtata in vita dal dottor Frankenstein che risulta tanto bravo quando bonario al punto che neanche i bambini presenti in sala si sentono intimoriti dalla sua presenza. Ovviamente, a Frankestein Junior non si va per commuoversi, ma per ridere. Ed il pubblico ride, molto sulle battute e sulle situazioni che la Compagnia della Rancia ha centrato con una comicità a volte demenziale, ma mai così eccessiva che ha davvero fatto centro ed è tornata ai fasti di grandi capolavori.
Una segnalazione di plauso va anche a Davide Nebbia nel ruolo dell’eremita cieco. Il lavoro del regista e dell’aiuto sembra davvero un divertimento e lo spettacolo appare senza interruzioni, con grande energia, dove i brani appaiono molto curati e pieni di quel calore che potrebbe perdersi con la perfezione.Un bravo a tutti apprezzato anche dai lunghi applausi del pubblico incantato.
Frankenstei Junior va di scena al politeama Rossetti fino a domenica 24 marzo, con repliche serali con inizio alle 20,30 ed in pomeridiana sabato e domenica alle 16,00.
LO CONSIGLIO CON CALORE A TUTTI GLI APPASSIONATI DI MUSICAL E A QUANTI POTREBBERO INNAMORARSI DEL GENERE DOPO UNO SPETTACOLO DI TALE PERFEZIONE
Enrico Liotti
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