Diretto da Andrea Liberovici ne sarà protagonista Orlando Cinque. Lo spettacolo è in questi giorni in prova a Trieste e debutterà 16 aprile alla Sala Bartoli”. È stato definito il cast della prossima produzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, prossimo ormai al debutto: si tratta di Fiona, dal romanzo omonimo di Mauro Covacich, in scena per la regia e l’adattamento di Andrea Liberovici. Contrariamente a quanto inizialmente annunciato il protagonista non sarà interpretato da Luciano Roman: il regista ha scelto per il ruolo Orlando Cinque. L’attore, molto interessante, sarà alla sua seconda apparizione sul palcoscenico dello Stabile regionale, dove è già stato applaudito nel 2007, al fianco di Claudia Cardinale ne Lo zoo di vetro. Oltre che per il suo curriculum teatrale (è stato diretto da Sciaccaluga, Baliani, Bruni, Bruschetta, De Capitani in testi classici e di drammaturgia contemporanea, e recentemente ha affrontato egli stesso il complesso ambito della regia, interpretando e dirigendo testi di Camus e Koltès), Orlando Cinque è noto al grande pubblico per le partecipazioni a fiction e film televisivi fra cui menzioniamo Love Bugs, Romanzo Criminale, La nuova squadra, Un posto al sole, Distretto di polizia e, recentemente, I Borgia.
Accanto ad Orlando Cinque reciteranno Irene Serini e Caterina Lucani.
Fiona – di cui sono in corso le prove a Trieste – debutterà in prima assoluta alla Sala Bartoli il 16 aprile. La prevendita dei biglietti è già in corso.
Il testo ripercorre la vicenda allucinata, noir di un uomo d’oggi, fra successi e frustrazioni, e sfiora temi attuali: l’amore, l’adozione, il carrierismo, il vuoto profondo di certe esistenze… La messinscena di Fiona corona il progetto dello Stabile, che ha inteso valorizzare le potenzialità artistiche e culturali del territorio, ponendo al centro della propria attività di produzione autori o artisti della regione, puntando su una drammaturgia fortemente incisiva sul piano dell’attualità. Al successo de Il tormento e l’estasi di Steve Jobs con Fulvio Falzarano (primo spettacolo collegato a questo filone, che ha segnato il record di affluenza storico alla Sala Bartoli) è seguito La melodia del corvo tratto dal romanzo di Pino Roveredo ed infine, ora, è la volta di Fiona a chiusura del trittico.