È ormai una tradizione per il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, coronare la stagione con un importante e gioioso evento: Priscilla. La regina del deserto, il musical scelto quest’anno, è di certo un vero e proprio kolossal, tale da superare ogni record rispetto ai titoli ospitati in passato. Basti pensare che per debuttare il 10 maggio a Trieste, frenetici lavori di montaggio sul palco del Politeama Rossetti sono iniziati con oltre 10 giorni d’anticipo, lunedì 29 aprile. Il Politeama Rossetti è l’unico teatro – assieme al Teatro degli Arcimboldi di Milano e il Brancaccio di Roma – in grado di ospitare Priscilla nel suo allestimento “stanziale” e dunque nella sua forma integrale, senza riduzioni rispetto a quello in scena a Broadway. Ciò spiega la necessità di una così lunga preparazione. La messinscena di questo kolossal ha offerto allo Stabile regionale l’occasione di completare una modifica del palcoscenico del Politeama Rossetti, perfezionando un intervento di “movimentazione” del declivio che rende il palco ancor più duttile e all’avanguardia. A “vigilare” perché la realizzazione di Priscilla sia perfetta fin nei minimi particolari in ogni nuovo teatro è il creative-team australiano (il musical infatti ha esordito a Sidney nel 2006, per la regia di Simon Phillips). L’allestimento viaggia su 10 tir ed è ricchissimo: materiali scenografici, di illuminazione e un’incredibile varietà di costumi (se ne contano 495), scarpe (150 paia) e parrucche (60) costruiti con materiali fantasiosi e sorprendenti… Il loro arrivo però non comporterà quest’anno particolari disagi ai residenti: lo staff tecnico dello Stabile infatti, ha optato per lo scarico e la “lavorazione” di due bilici al giorno, il che avrà un “impatto” sulla viabilità di via Crispi simile a quello degli spettacoli consuetamente ospitati al Rossetti. La costruzione sul palcoscenico del Politeama di uno spettacolo non concepito per un tour e di così grandi dimensioni, rappresenterà per lo staff tecnico diretto da Paolo Giovanazzi l’impegno più rilevante e delicato: alla preparata squadra di tecnici dello Stabile si affiancheranno in questi giorni una decina fra tecnici e fonici specializzati nel montaggio, e almeno altrettanti elementi del settore della produzione di Priscilla (assistenti, sarte, truccatori…) interverranno durante le prove e le repliche. Una tale imponenza sul piano produttivo (il gruppo MAS guidato da Daniele Luppino con Priscilla firma il più grande musical mai realizzato in Italia) si rispecchierà chiaramente davanti agli occhi del pubblico: fra le tante sorprese dello spettacolo, citiamo solo il bus rosa denominato “Priscilla”, che campeggia in scena pesante 7 tonnellate, ricoperto di led colorati, e dotato di tre ascensori per permettere agli attori di danzare e muoversi anche sul suo tetto, i 200 metri di luci che servono per creare il Sidney Harbour Bridge e soprattutto il volo delle tre “Divas”, che cantano un brano dello spettacolo “appese” in aria a 10 metri di altezza, sfruttando un sistema di sospensione complesso e mai usato prima allo Stabile. Un virtuosismo di acrobazia fisica e vocale per gli artisti, nonché di precisione e sicurezza per lo staff tecnico che attende questo momento con particolare trepidazione.