Sabato 18 maggio alle 17.30 in sala Ajace a Udinee lunedì 20 maggio alle 20.45 alla biblioteca civica di Pordenone
Dopo la presentazione della campagna 2013 contro l’omofobia di Arcigay Friuli e Arcilesbica Udine, le due associazioni organizzano due incontri pubblici con la presentazione del libro “La Gaia famiglia” della psicologa e psicoterapeuta Margherita Bottino
A Udine, in collegamento Skype, anche Adele Palmeri che racconterà la sua paradossale storia di moglie e madre lesbica che vive a Bruxelles e alle prese con la legislazione italiana. Saranno presenti anche i neo assessori comunali alla Cultura, Federico Pirone, e ai Diritti, Antonella Nonino
Dopo la presentazione ufficiale della nuova campagna manifesti di Arcigay Friuli e Arcilesbica Udine per il 17 maggio, Giornata internazionale contro l’omofobia, è ora il momento di un confronto pubblico sull’omogenitorialità, tema scelto quest’anno dalle associazioni omosessuali friulane.
Due gli appuntamenti in programma. Si comincia domani, sabato 18 maggio, alle 17.30 in sala Ajace a Udine con “La gaia famiglia”, una conferenza a cui parteciperanno i genitori omosessuali protagonisti della campagna manifesti, Stefano Miorini e Yvette Corincigh, e Margherita Bottino, psicologa, psicoterapeuta e co-autrice del libro “La Gaia Famiglia – Che cos’è l’omogenitorialità?”. Moderati dal presidente di Arcigay Friuli, Giacomo Deperu, alla discussione prenderà parte in collegamento Skype da Bruxelles (Belgio) dove attualmente vive, Adele Palmeri, che racconterà la sua paradossale storia di moglie e mamma lesbica friulana, sposata e residente all’estero e alle prese con la legislazione italiana in materia di riconoscimento di diritti acquisiti in altri Stati. A Udine saranno anche presenti i neo assessori comunali alla Cultura, Federico Pirone, e ai Diritti, Antonella Nonino, oltre alla presidentessa di Arcilesbica Udine, Lisa Del Torre.
“L’omogenitorialità – dichiara Deperu – è il vero banco di prova dell’accettazione sociale delle unioni tra omosessuali. Il matrimonio gay, si dice, non può esistere perché il matrimonio è fatto per avere figli. Ma gay e lesbiche vogliono avere figli? Possono procreare? E saranno poi in grado di allevare bambini che diventino ‘normali’? Che cosa ne dicono psicologi e ricercatori? E politici e uomini di chiesa? E gli stessi omosessuali?”. Quella di domani, dunque, sarà l’occasione per rispondere a tutte queste domande “e – assicurano i relatori – per sfatare molti pregiudizi e luoghi comuni”.
Stessi protagonisti anche per il secondo appuntamento in programma, lunedì 20 maggio alle 20.45 presso la sala Degan della biblioteca civica di Pordenone. Un’ulteriore occasione offerta stavolta al pubblico pordenonese per confrontarsi sul tema dell’omogenitorialità e dell’omofobia.
Entrambi gli appuntamenti, così come l’intera campagna di Arcigay Friuli e Arcilesbica Udine, sono realizzati grazie al sostegno e al supporto di numerose associazioni del territorio, quali Arci Territoriale Udine, Arci Pelago Cordenons, Associazione Universitaria IRIS, Rete Lenford – Avvocatura per i Diritti LGBTI, Famiglie Arcobaleno, Rete Genitori Rainbow, Cooperativa Damatrà, Certi Diritti, Agedo FVG, Circolo Arci MIs(s)kappa, Arcigay Arcilesbica Trieste e Gorizia.
Rudi Buset
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